Antonio De Signoribus, è bene ricordarlo, è giornalista, filosofo/scrittore, nonché uno dei massimi e apprezzati studiosi di fiabistica internazionale. Per i suoi studi, infatti, è stato chiamato a parlarne in tutte le più importanti rassegne nazionali e Internazionali. Con successo. Un vero successo. Cosi,Francesco Liberati, scrive nella bellissima prefazione al libro di De Signoribus:
“Il regalo che Antonio De Signoribus ci consegna, è il frutto della ricerca di tali narrazioni orali nei luoghi di origine: la loro trascrizione in una forma piana e intensa, che ne rispetta il canone originario e, al contempo, si proietta nel presente, e vorrei dire anche nel futuro, mettendo a disposizione di tutti un patrimonio di sapienza e tradizioni”.
E ancora: “Nel presente lavoro, Antonio de Signoribus mette a disposizione un’altra selezione di fiabe e storie popolari in cui, se possibile, l’impatto dei semplici e intensi contenuti sul lettore, è ulteriormente potenziato. Il linguaggio si fa ancora più incalzante, memore di antiche forme e risonanze e, al contempo, incredibilmente attuale e in grado di veicolare stati psicologici e situazioni con sfumature di assoluta contemporaneità”.
“Se c’è un genere che non passa mai di modo- afferma Antonio De Signoribus- e che sprigiona da sempre energie positive, anche negli adulti, è senza dubbio quello della fiaba” . L’autore dice che le fiabe svolgono “ anche una funzione di incoraggiamento alla vita…E vivere con le fiabe diventa quindi necessario, specialmente, per la crescita dei bambini, raccontate o lette, la metamorfosi è certa. I genitori sono avvertiti. Il libro che segna la terza collaborazione dell’autore con Zefiro, attinge nell’immaginario del passato per riportare al presente le atmosfere sognanti, l’incantamento puro. Un vero e proprio rituale narrativo che spesso veniva vissuto davanti a un fuoco acceso del camino nelle lunghe e fredde serate invernali. “Colpa del gatto. Fiabe, fiabine, fiabacce” è disponibile nelle librerie e negli store online. “Ora io so, conclude Antonio De Signoribus, citando Edgar Lee Masters-che bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino dovunque conducano il vascello “.