GROTTAMMARE – Con la celebrazione eucaristica avvenuta domenica 27 febbraio alle 11,30 nella Chiesa di San Pio V a Grottammare si è conclusa visita pastorale del vescovo Carlo Bresciani nell’Unità Pastorale di San Pio V e San Giovanni Battista di Grottammare, guidate dal parroco don Federico Pompei.
La visita di questi giorni ci è stata raccontata dal segretario del consiglio pastorale parrocchiale, Gianni Iobbi: “La visita pastorale è stata una benedizione per la nostra comunità: gli incontri con tutte le realtà presenti sul territorio e con tutte le fasce d’età è stata l’ occasione per confrontarsi e per ricevere consigli su come poter migliorare. Con i membri del Consiglio Pastorale, il Vescovo Bresciani non solo si è soffermato sul ruolo di tale organo insieme alla figura del parroco, ma ha evidenziato anche l’ importanza dell’annuncio del Vangelo e della corresponsabilità nel salvaguardare la comunità con occhi che guardano verso il futuro.
Nell’ incontro vicariale a loro dedicato, i giovani e i giovanissimi hanno sollevato alcune questioni inerenti alla vocazione, all’ascolto sinodale e al rapporto generale tra Chiesa e giovani. Dopo aver incontrato anche il consiglio comunale e i ragazzi delle associazioni con i loro genitori, il Vescovo ha presieduto la celebrazione della SS Messa delle ore 11:30 a San Pio V nella quale ha sottolineato la figura della famiglia che, come l’ albero buono produce il frutto buono, può diventare valore aggiunto per la crescita della comunità parrocchiale.”
Queste le parole con cui il vescovo Bresciani, prendendo spunto dalla Parola di Dio, ha salutato l’Unità Pastorale di San Pio V e San Giovanni Battista di Grottammare durante l’omelia: “E’ sempre bello trovarsi insieme come in questa occasione, ed essere una comunità che cresce. E proprio in questi giorni sto proseguendo con la visita nelle varie parrocchie della Diocesi per sottolineare che siamo una sola comunità, che cammina insieme guidata dalla parola di Dio. Quella che ho appena visitato è una bella comunità piena di giovani, gruppi e associazioni. Gesù ci sta dando delle indicazioni per vivere una vita di comunità. È bello che oggi ci siano qui famiglie con bambini e giovani. Nella parabola del Vangelo si afferma che abbiamo un Maestro unico. Il Maestro di vita, unico per tutti, è Gesù. In lui troviamo la nostra unità, ma bisogna stare attenti a non farsi illudere da falsi maestri di vita.
Questo è il primo insegnamento. Poi ci sono parole che feriscono e dividono famiglie e comunità. Dunque è importante chiedere scusa e coltivare il cuore perché da lì nascono le parole. Bisogna nutrire il cuore e aiutare i figli in questo. Bisogna educare in modo tale che l’albero della vita dia frutti buoni. La pandemia ci ha aiutato a capire che dobbiamo camminare insieme, siamo nello stesso modo. Per questo dobbiamo aiutarci reciprocamente, senza giudicare con spirito di superiorità. Consapevoli che tutti siamo peccatori. Siamo tutti nelle mani del Signore, camminiamo insieme”.
Al termine della celebrazione i fedeli hanno salutato il vescovo Carlo con un grande applauso come segno di rendimento di grazie a Dio per la sua presenza.
Alla fine di queste belle giornate abbiamo registrato le parole di gratitudine che don Federico ha rivolto a Mons. Bresciani: “Al termine della visita pastorale, che si è svolta dal 23 al 27 febbraio, a nome dell’unità pastorale esprimo la mia gratitudine al Vescovo Carlo per aver dedicato una settimana alle due parrocchie San Pio V e San Giovanni Battista.
Grazie da parte degli adulti e giovani del cammino neocatecumanale: nella serata del mercoledì hanno potuto farle conoscere meglio le sei comunità e il loro cammino di fede e nello stesso tempo hanno ascoltato con interesse il commento al vangelo dei due discepoli di Emmaus. Parola, Eucaristia e missione: il tripode del cammino da vivere nella quotidianità
Grazie da parte dei bambini della scuola materna: i bambini hanno manifestato la loro spontaneità e gioia nel vederla ed è stato sufficiente la sua presenza per renderli contenti
Grazie da parte degli anziani: grande commozione nei loro volti per averla vista e per essere andato a visitarli
Grazie da parte delle suore della Carità: hanno aperto la loro casa con grande ospitalità e rispetto e l’hanno accolta con gentilezza
Grazie da parte degli ammalati: hanno avuto il piacere di incontrarla nelle loro case per raccontare la loro storia fatta di sacrifici e difficoltà ma soddisfatti per essere riusciti a dare ai loro figli una educazione cattolica. L’hanno più volte ringraziata per l’attenzione e l’ascolto prestati a loro.
Grazie da parte del Consiglio Pastorale Parrocchiale e Consiglio Affari Economici: interessante è stato il dialogo tra lei e i consiglieri che hanno presentato tutta la ricchezza dei loro carismi ma anche la necessità di cercare insieme modalità per raggiungere i cosiddetti lontani dalla vita della comunità. Ha incoraggiato i presenti a camminare insieme ed essere un solo Corpo.
Grazie da parte dei giovanissimi e giovani che si sono dati l’appuntamento venerdì sera nella chiesa di San Pio V: hanno vissuto un’ora bella, densa di comunicazione umana e cristiana. Hanno sperimentato la sua paternità e familiarità.
Grazie da parte dei bambini, fanciulli e ragazzi: che bello vedere una chiesa piena di ragazzi di varie associazioni e movimenti( ACR-SCOUT-CATECHISMO) ,che, nonostante il cattivo tempo, sono venuti in chiesa per farsi conoscere, vederla e ascoltarla. Si sono presentati rispondendo alle domande preparate dagli educatori e catechisti. Con grande attenzione li ha ascoltati e si è prestato a rispondere alle tantissime ed anche curiose domande.
Grazie da parte dei genitori: un’ora di incontro per e con loro per ribadire l’importanza della formazione dei figli, della primaria ed insostituibile incidenza della genitorialità per una incisiva formazione dei figli e invitarli ad incontrarsi tra di loro .
Grazie dalle comunità eucaristiche del sabato sera e della domenica: hanno ascoltato con attenzione le sue parole di incoraggiamento e di stimolo a vivere coerentemente la fede non solo in chiesa e tra di loro ma anche nei vari ambienti di vita e passare dall’ essere credenti ad essere credibili ,camminando insieme formando un corpo solo.
Grazie da noi sacerdoti delle due parrocchie: abbiamo vissuto insieme a lei tutti gli incontri con la nostra gente, abbiamo ascoltato e condiviso la sua paternità ed amabilità con i ragazzi, giovani, adulti ed anziani e le due serate di convivialità.
Sintetizzando: una bella, serena, gioiosa e coinvolgente visita pastorale piena di paternità e fraternità all’insegna del ‘siamo un solo corpo in Cristo'”.
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