“Non c’è nessuna guerra con l’Ucraina, ma una speciale operazione di pace per contenere i nazionalisti che opprimono la popolazione russofona. I nostri piani non includono l’occupazione dei territori ucraini. Non intendiamo imporre nulla a nessuno con la forza”. Questo oggi devono rispondere gli insegnanti delle scuole medie di tutta la Federazione russa ai ragazzi che chiederanno se quella con l’Ucraina sia una guerra. Gli insegnanti delle scuole medie e superiori hanno ricevuto un documento di cinque pagine – di cui il Sir è venuto in possesso – con cui oggi dovranno fare lezione per spiegare “gli eventi in Ucraina”, con specificazioni differenti a seconda delle età degli studenti. Si ritraccia la storia dell’Ucraina che “non esisteva sulla mappa del mondo fino al XX secolo”. “Noi, la Russia, abbiamo sempre sostenuto e curato l’Ucraina (ai ragazzi più grandi si spiegherà che gli aiuti sono ammontati a un totale di circa 300 miliardi di dollari), perché siamo un solo popolo e non ci può essere odio tra i nostri Paesi”, si legge sulla traccia per le scuole medie.
Poi i fatti del 2014: “Un colpo di Stato, incostituzionale e sanguinoso”, attraverso cui “un governo filo-americano è salito al potere e il dominio esterno è stato effettivamente stabilito su questo Stato sovrano”, la versione per i più piccoli. I grandi sentiranno dire che un regime fascista ha imposto l’ideologia dell’odio bruciante contro la politica della Russia e dei “moscoviti”. I “tutor d’oltreoceano”, così vengono definiti gli Usa, hanno posto come obiettivo la vittoria sulla Russia ad ogni costo. Le regioni di Luhansk e Donetsk volevano che “il russo diventasse la seconda lingua di Stato nelle loro regioni, alla pari dell’ucraino, e che alle loro regioni fossero date alcune funzioni amministrative indipendenti”, ma le richieste legittime non sono state soddisfatte.
Passando per gli accordi di Minsk, si arriva all’”operazione militare speciale” per “distruggere il potenziale militare di uno Stato fascista”. “Tutti capiscono che se non lo si fa ora, fra tre o quattro anni sarà troppo tardi. Scoppierebbe una grande guerra”, come quella del 1941 e tutti dovrebbero andare in guerra. “Allora tutti i vostri sogni e progetti dovranno essere messi da parte, dimenticati per un po’. E per alcuni, per sempre”. Lo schema della lezione prevede poi che agli studenti venga mostrato un frammento del discorso del presidente Putin.
Gli insegnanti potranno anche inviare un messaggio ai genitori per metterli in guardia dal pericolo che i loro figli vengano “manipolati da adulti senza scrupoli”, trascinati “in varie attività illegali e provocazioni politiche”, cioè invitati a partecipare ad azioni contro la guerra.
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