Il titolo di “Capitale italiana della Cultura” è stata istituita nel 2014 e ha tra gli obiettivi quello di sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa delle città, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione, la creatività, l’innovazione, la crescita e lo sviluppo economico. Il titolo è conferito per la durata di un anno e la città vincitrice riceverà un milione di euro. Negli anni precedenti, il titolo è stato assegnato alle Città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018. Nel 2019, essendo stata Matera designata Capitale Europea della Cultura, non è stato assegnato il titolo nazionale. Parma è stata vincitrice nel 2020, titolo prorogato poi anche al 2021. Nel 2022 la vincitrice è la Città di Procida. In segno di solidarietà per le vittime della pandemia, al fine di promuovere il rilancio socio-economico e culturale dell’area più colpita dall’emergenza sanitaria da COVID-19, Bergamo e Brescia sono state insignite Capitali italiane della Cultura per il 2023.
“Ascoli Piceno – La cultura muove le montagne”: un dossier che è stato molto apprezzato dalla commissione – sottolinea il Sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti – che ha riconosciuto l’egregio lavoro svolto con passione e dedizione da tutto il team.
Ed è sulla scia di questo pensiero che il percorso prosegue, e dopo aver coinvolto tutti i Comuni della Provincia, tocca agli Enti, alle Associazioni e a tutti i cittadini del Piceno farsi avanti. La Lido degli Aranci si posiziona in prima linea, lanciando uno sportivo “in bocca al lupo” a tutte le finaliste, ricordando che solo la Cultura rappresenta il vero motore di rinascita del nostro territorio.