DIOCESI – Un nuovo viaggio prende il via questa settimana che ci porterà a conoscere i Gruppi, i Movimenti e le Associazioni che fanno parte della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone e Montalto Marche. Iniziamo con il Movimento del Rinnovamento nello Spirito, abbiamo sentito il coordinatore diocesano Tonino Verdecchia.
Qual è la storia del Movimento nella Diocesi?
Il Rinnovamento nello Spirito Santo si affaccia nella nostra diocesi nel 1975 ad opera di alcune persone del luogo che, settimanalmente, frequentavano a Roma una delle prime comunità carismatiche sorte in Italia. Sbocciato negli USA nel febbraio 1967, in occasione di un week end di ritiro spirituale di giovani universitari, il Rinnovamento Carismatico Cattolico si diffonde in tutto il mondo per approdare nel nostro Paese tra la fine del 1971 e l’inizio del 1972, presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma e a San Mauro Pascoli, in Romagna. Al suo esordio, come ogni novità sorta sulla scia del rinnovamento generato dal Concilio, il movimento ha stentato, anche nella nostra diocesi, ad esprimersi e a radicarsi, frenato dalla gerarchia ecclesiastica. Indubbiamente, la vivacità della preghiera comunitaria carismatica intessuta di lode ed accompagnata anche da gestualità e manifestazioni inusuali come profezie, canti in lingue, imposizioni delle mani, preghiere di guarigione e di liberazione generava, e forse lo fa tuttora, un approccio se non altro cauto da parte di un eventuale osservatore. Primo a nascere in Diocesi (1975) e tra i primi in regione, è stato il gruppo Maria, attivo nella parrocchia di San Giuseppe, Padri Sacramentini. A seguire, un progressivo fiorire di realtà locali, assistite da generosi sacerdoti e apprezzate dai vescovi.
Il Movimento in quante parrocchie è presente e quante persone vi aderiscono?
Ad oggi, il Rinnovamento diocesano è animato da circa trecento aderenti, in 15 realtà locali, in altrettante parrocchie localizzate in gran parte tra Porto d’Ascoli, San Benedetto e Grottammare, poi a Comunanza, Cupra, Acquaviva, Martinsicuro e Colonnella. Una piccola realtà è in formazione a S. Egidio alla Vibrata presso la parrocchia di S. Egidio Abate. Il RnS è anche un’associazione privata di fedeli, ai quali è chiesto di alimentare il senso di appartenenza con una dedizione consapevole e aperta anche al sostegno economico spontaneo, non per tesseramento. Ma sarebbe una povertà mettere in primo piano le regole, gli statuti e gli organismi. La definizione più pregnante è che il Rinnovamento Carismatico, di cui il Rinnovamento nello Spirito è espressione, è una corrente di grazia nella Chiesa e per la Chiesa, come spesso Papa Francesco ricorda. E poi, necessariamente, è anche un Movimento ecclesiale e un’Associazione di fedeli. Il termine corrente di grazia ci richiama al dinamismo dello Spirito e all’impossibilità di normalizzarlo, rinchiuderlo in schemi, trattenerlo, usare i carismi ricevuti a proprio tornaconto.
Coordinatore ci parli del carisma che anima il Movimento
I carismi possono sembrare una vecchia manifestazione dello Spirito Santo, in voga agli albori della Chiesa, magari snobbati dalla gerarchia. In realtà, non sono mai scomparsi ma messi a sopire e trascurati mentre, come i doni gerarchici, sono coessenziali alla vita della Chiesa. Segnalo un fenomeno sociologico. Di solito, le community e i social media si sentono liberi, affrancati dal senso della gerarchia. Eppure, l’emersione degli influencer fa sì che gli si attribuiscano anche certi carismi di guida e di governo. Ben vengano gli influencer nei social cristiani, ma solo se sono testimoni ed esempio concreto di vita in Cristo, di cammino di santità nella Chiesa, non di autoreferenzialità. I carismi, lo dice San Paolo, sono doni, anche straordinari, che lo Spirito liberamente dà a ciascuno – quindi a tutti – a vantaggio della comunità. Un carisma per ciascuno perché si abbia il desiderio e la necessità del carisma dell’altro. E’ lo Spirito che santifica non i carismi. Tanto che la cartina al tornasole dell’esercizio dei carismi è la verifica della Carità, frutto dello Spirito. Il carisma del Rinnovamento nello Spirito è quello di risvegliare e rinnovare il dono di Dio per eccellenza che ogni battezzato ha ricevuto, lo stesso Spirito Santo. Non da solo ma nella comunità. Non da protagonista, bensì da strumento, da servo in utile (due parole), cioè che alla fine ci guadagna in grazia. Il tutto, possibilmente, nella gioia e, citando un ossimoro di Sant’Ambrogio, nella sobria ebrezza dello Spirito. La missione del Rinnovamento ce la ricorda Papa Francesco: ” …battesimo nello Spirito, lode e servizio all’uomo: ecco la missione del Rinnovamento” (Udienza al RnS – Stadio Olimpico – Roma 01/06/2014)
Quali sono i progetti che avete in cantiere?
Il primo è quello di riaccendere l’ardore dello Spirito dopo la mortificante ibernazione causata dalla pandemia, che ha prodotto anche abbandoni e rese. Uno spiraglio di luce giovane e fresca si è acceso nel gruppo di Cupra Marittima, dove è in partenza un seminario di vita nuova per una mezza dozzina di giovanissimi avventurosi nello Spirito, che li porterà a ricevere la preghiera comunitaria di effusione. Non una meta, ma un trampolino di lancio verso l’evangelizzazione. Il Seminario di vita nuova, segno distintivo di evangelizzazione, è una serie di annunci che testimoniano, più che insegnano, la salvezza e la misericordia di Dio, la riscoperta consapevole dello Spirito, l’anelito verso la vita nuova che Esso genera e il mandato missionario nella Chiesa e nel mondo. La Preghiera per una nuova effusione dello Spirito, detta anche Battesimo nello Spirito, è una forte ed affettuosa invocazione comunitaria dello Spirito Santo affinché chi la riceve si apra alla novità dello Spirito, ad un accresciuto amore per la Chiesa e per i fratelli, ad un cammino di maturità nella fede.
Mentre per quanto riguarda gli eventi cosa ci può anticipare?
Un evento appena vissuto è stato quello di ieri, 13 marzo, con la tradizionale Festa del Ringraziamento, a motivo dell’approvazione del nostro Statuto da parte della CEI, avvenuta il 14 marzo 2002. Tutti i gruppi si sono ritrovati per ringraziare il Signore dell’anno passato, ricordando, soprattutto, la bellezza e la gioia che ci ha riservato. Giubileo d’Oro del Rinnovamento.
Il 26 novembre 2021, nella basilica mariana di Santa Maria Maggiore, a Roma, il Rinnovamento ha inaugurato le celebrazioni per il suo Giubileo d’Oro, 50 anni di presenza in Italia. Diverse e interessanti sono le iniziative in cantiere nell’anno giubilare, di carattere ecumenico, pneumatologico, sociale, di carità giubilare ed artistico. Ricordo quanto la produzione musicale del RnS sia un unicum al mondo. Per il periodo di vigenza del Giubileo d’Oro, fino al 26 novembre 2022, la Penitenzieria Apostolica ha concesso il dono dell’Indulgenza plenaria, alle consuete condizioni ben adempiute. All’avvio del Giubileo, ad ogni diocesi è stata donata una lampada come segno di inaugurazione di un anno di gioia e di gratitudine. Il 28 febbraio scorso, nell’ambito di un incontro vicariale riservato al Rinnovamento diocesano, il vescovo Carlo ha fatto da primo tedoforo accendendo la lampada giubilare e avviando, così, una staffetta di letizia e di speranza tra tutti i gruppi della diocesi. Dentro il Giubileo nazionale si inserisce felicemente, in diocesi, quello del gruppo Magnificat di Martinsicuro che nel mese di marzo festeggia il suo 40° anno di nascita.
Come si inserisce il Movimento nel cammino Sinodale?
Il Rinnovamento ha nel suo dna uno stile Sinodale, per questo offre con gioia e concretezza il proprio contributo all’attuale fase del Sinodo. Invito chiunque a far visita ai nostri gruppi negli incontri comunitari settimanali. Sarà accolto nella preghiera, nella gioia e nella fraternità. Auguro ad ognuno di fare della Pace uno stile di vita permanente. “Il cristiano è un uomo di pace, non un uomo in pace: fare la pace è la sua vocazione” (don Primo Mazzolari).
Per informazioni consultare il sito RnS nazionale www.rinnovamento.org, e regionale www.rns-marche.it