COLONNELLA – Se n’è andato il 19 Marzo, nel giorno della festa del papà, lui che è stato un po’ padre di tutti i Colonnellesi, ed il suo funerale si è svolto Lunedì 21 Marzo, alle ore 10:30, presso la Chiesa San Cipriano di Colonnella: si tratta del Maestro Alberto Agostini, 82 anni, personalità di riferimento nella piccola comunità abruzzese. Alla Messa, presieduta dal Parroco don Dino Straccia e servita dal Diacono Domenico Maria Feliciani, hanno partecipato molti fedeli di tutte le età, accorsi per dare l’ultimo saluto al Maestro e all’amico.

Queste le parole del Parroco don Dino Straccia durante l’omelia: “Alberto è stato il maestro di generazioni di Colonnellesi. Ogni volta che qualcuno parlava del Maestro, tutti subito pensavano a lui. Ma, al di là delle sua professione, il nostro Alberto è stato molto attivo e propositivo in campo sociale e religioso. È stato co-fondatore e, per molti anni, anche presidente della Pro-Loco Colonnellese, un’associazione in cui si è speso moltissimo. Tra le numerose iniziative sostenute, lo ricordiamo soprattutto in quanto iniziatore ed ideatore del Presepe Vivente, una manifestazione che, partita dai locali parrocchiali, si è poi diffusa per le vie caratteristiche del centro storico, suscitando l’interesse anche dei cittadini dei Comuni limitrofi e restituendo al borgo antico prestigio e notorietà (qui una nostra intervista al Maestro Agostini sulla storia del Presepe Vivente a Colonnella https://www.ancoraonline.it/2020/01/05/colonnella-la-41-edizione-del-presepe-vivente-torna-nelle-suggestive-rue-del-centro-storico-la-parola-daniele-pecchini-alberto-agostini/).

Membro storico della Corale Parrocchiale fin dalla sua fondazione, Alberto è stato cantore fino a pochi mesi, fino a quando la salute glielo ha permesso. Sempre presente in ogni iniziativa religiosa, era un punto di riferimento ed amico di tutti. Dentro la sua stazza possente vi era un cuore altrettanto grande. Ovviamente anche Alberto aveva le sue croci, come tutti nella vita, ma ci aveva fatto i conti e quelle croci non lo avevano imprigionato in se stesso o reso cattivo; al contrario, lo avevano avvicinato ancora di più al Signore e lo avevano stimolato a spendersi per la comunità. Forse proprio questo è l’insegnamento più grande che dovremmo ricordare di lui: non dobbiamo coltivare il nostro orticello, bensì dobbiamo donarci alla comunità con umiltà ed amore, camminando insieme per farla crescere in unità, comunione di intenti ed operosità.

Molti gli attestati di stima da parte dei Colonnelllesi che, in questi giorni, sui vari social hanno voluto, a vario titolo, dare un ultimo saluto al Maestro Alberto o condividere un suo ricordo. E così è stato anche in Chiesa: al termine della Messa, infatti, tre fedeli della comunità hanno preso la parola per ricordare l’operato di Agostini nei diversi settori della vita sociale colonnellese.

Gabriella Guercioni, Segretario del Consiglio Pastorale Parrocchiale e membro della Corale San Cipriano, della quale faceva parte anche il Maestro Alberto, ha dato voce al ricordo che Pina Olivieri ha scritto per lui: “Ci hai lasciato increduli, senza parole. La nostra natura umana non può fare a meno di piangerti. Ci manchi, caro amico, ci mancheranno gli incontri casuali per la strada, le sedute davanti al bar nelle sere d’estate, le discussioni durante le partite a carte, l’esperienza e la passione che mettevi nella realizzazione del presepe vivente, il sapere e la saggezza del maestro di una volta, che mettevi a disposizione di tutti, e soprattutto ci mancherà la tua bella voce da basso che per oltre quarant’anni, ha contribuito a rendere la nostra corale più armoniosa. Che momenti felicissimi, indimenticabili, di convivialità, quando intonavi insieme al caro Tonino ‘Parte nu bbastimento’. E proprio ‘nu bbastimento’ destinazione Paradiso ci ha privato della tua presenza, perché il Signore ti ha voluto a cantare lassù. A noi non resta che fidarci dei tuoi progetti e ringraziarti per averci dato l’occasione di conoscere un amico che ci lascia in eredità infiniti esempi da imitare. Grazie, Alberto.

Sabrina Cistola, ex alunna di Agostini e membro della Pro Loco Colonnellese, ha ricordato la figura di maestro: “Ciao Maestro. Così ti chiamavano tutti, sia quelli che, come me, hanno avuto la fortuna di averti come insegnante, sia color che, quando ti incontravano, anche solo per rispetto, ti chiamavano così. Perché tu eri il Maestro della nostra comunità. Eri severo a scuola e ancora in molti ricordiamo le tue bacchettate o quando, la maestra Sofia, tua moglie, ci diceva: ‘Se non fate i bravi, chiamo Alberto!’ Ma poi, nella realtà, eri un tenerone, avevi gli occhi che sorridevano ed erano fieri quando ci incontravi per le vie del paese e vedevi come eravamo venuti su, anche grazie ai tuoi insegnamenti. Ti sei sempre contraddistinto per le tue idee innovative: già nel lontano 1993, infatti, portasti a scuola un progetto sull’ecologia, facendo costruire ai tuoi alunni una casetta di lattine che molti di noi conservano ancora oggi. Anche fuori dalla tua professione, hai dato tanto, spendendo il tuo tempo libero nelle varie associazioni di questo paese. In particolare voglio ricordare il tuo grande contributo all’interno della Pro Loco: tu e Vincenzo Cichetti siete stati le colonne portanti dell’associazione e, dopo la sua morte, hai fatto di tutto, affinché questo gruppo restasse compatto ed unito. Ci mancherai maestro, ci mancherai durante le nostre riunioni e ci mancheranno di più i tuoi consigli durante le serate estive della Festa della Pizza o quelle invernali in preparazione al Presepe Vivente. Cercheremo di renderti fiero od orgoglioso di noi, facendo nostri due tuoi insegnamenti per raggiungere ogni obiettivo: dialogare e perseverare.

Daniele Pecchini, presidente pro tempore della Pro Loco Colonnellese, ha concluso: “In qualità di presidente dell’associazione, mi sento in dovere – e allo stesso tempo ho il piacere – di spendere due parole in ricordo della tua persona, Maestro. Ciò che mi preme sottolineare è che, nonostante il tuo essere uno dei soci fondatori e nonostante la tua lunga esperienza riguardo la vita della Pro Loco, non hai mai avvertito l’esigenza di ricoprire ruoli di rilievo che ti sarebbero spettati di diritto. Questo perché l’umiltà e la passione per l’insegnamento ti hanno contraddistinto anche all’interno della nostra associazione. Sono onorato di essere stato da te scelto per poter poi essere eletto presidente e ricoprire oggi tale incarico. Maestro, mi impegnerò a mettere a frutto i tuoi insegnamenti e a far dialogare le varie anime che compongono la Pro Loco con l’obiettivo di realizzare eventi che diano prestigio a Colonnella e per i quali tu hai speso tutta la tua vita. Grazie, Maestro.”

Agostini lascia non solo i due figli Aldo e Fabrizio e le tre nipoti Francesca, Ludovica e Giulia, rispettivamente di 23, 21 e 17 anni, ma lascia anche un’intera comunità che lo ricorda come un padre. Quel padre vecchio stampo, severo nelle parole e nei modi, quando bisognava inquadrare un figlio, ma tenero e sorridente, quando lo si voleva proteggere ed incoraggiare. Quel tipo di padre che solo con la voce incuteva timore, ma che, quando ti vedeva per le vie del paese, ti guardava dritto negli occhi e ti sorrideva. Sorrideva con gli occhi e con il cuore, felice di aver educato bene il suo alunno, più che istruito.

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