Per quanto riguarda l’accoglienza delle persone che sono arrivate in Diocesi perché hanno parenti o amici, la Caritas diocesana di San Benedetto del Tronto ha avuto la disponibilità di 40 famiglie e parrocchie. Alcune persone sono state già collocate in appartamenti messi a disposizione, altre assegnazioni verranno fatte solo dopo aver incontrato ed ascoltato le famiglie disponibili in stretto contatto con le Caritas parrocchiali.
La Caritas diocesana in stretta collaborazione con le Caritas parrocchiali per ora ha in carico 44 persone di cui 19 donne, 1 uomo, 11 bambini 0-12 anni e 14 ragazzi 10/18 anni.
Dalla Caritas diocesana informano: “I bisogni emersi sono: la regolarizzazione della presenza sul territorio, la richiesta per i permessi di soggiorno temporaneo e l’aiuto per le prime necessità di prodotti alimentari e vestiario. In un ascolto più approfondito delle persone è stata riscontrata l’esigenza di conoscere la lingua italiana, dell’inserimento scolastico dei ragazzi e della eventuale possibilità di poter lavorare”.
Per far fronte a queste esigenze presso la Caritas diocesana si è costituito un team di volontari e si è attivato un corso base di lingua italiana per tre volte alla settimana, anche grazie alla disponibilità di insegnanti ucraini residenti a San Benedetto del Tronto.
I responsabili della Caritas diocesana concludono: “Ogni comunità cristiana è chiamata a vivere la prossimità e la vicinanza a chi è accolto ma anche a chi accoglie. Per questo motivo è importante un coordinamento e un raccordo tra la Caritas diocesana e quelle parrocchiali in modo da avere una mappatura aggiornata delle presenze sul territorio dei fratelli e delle sorelle che arrivano dall’Ucraina e curare per quanto possibile l’integrazione e l’inserimento nella vita della comunità.
In Caritas stanno arrivando le offerte dei privati e delle comunità parrocchiali. Per ora abbiamo la disponibilità di Euro 10.000 dalla carità del Vescovo più Euro 10.872,45 arrivate dalle comunità parrocchiali e da offerte liberali e saranno utilizzati per l’accoglienza in diocesi e destinati ai progetti di Caritas Italiana e Caritas ucraina.
Maria, regina della pace, “il tuo Cuore addolorato ci muova a compassione e ci sospinga ad aprire le porte e a prenderci cura dell’umanità ferita e scartata”.