Di Giancarlo Brandimarti

DIOCESI – Martedì sera, presso la Parrocchia di San Filippo Neri a San Benedetto del Tronto, si sono riuniti i referenti degli Uffici per la Pastorale Diocesana che, coordinati da don Vincent Ifeme, membro della Commissione Sinodale Diocesana, hanno proceduto ad un’attenta analisi dei contenuti e delle metodologie operative in vigore, si sono disposti a riconsiderarle e a rivitalizzarle coerentemente con le linee indicate dal Sinodo dei Vescovi in fase di svolgimento.

I lavori hanno seguito il seguente percorso operativo:
1. Descrizione delle esperienze di sinodalità dei vari Uffici tra criticità ed eccellenze;
2. Riflessione su quanto si è ascoltato e libera espressione in merito a ciò che ciascuno ha trovato di maggiore rilevanza;
3. Formulazione di proposte in merito per vivere la dimensione sinodale nella nostra Chiesa.

La fase della riflessione ha dato vita ad interventi che in sintesi esprimono quanto segue:
a. concordano sulla validità dell’agire in modo aperto e collaborativo all’interno degli uffici e sull’opportunità di un loro razionale accorpamento;
b. mostrano apprezzamento per la volontà condivisa di mettersi in gioco in modo nuovo e non ripetitivo ed autoreferenziale, lavorando su pochi progetti che interessino le parrocchie e siano di realistica fattibilità;
c. sottolineano il valore dell’azione svolta per ambiti e pongono in rilievo la necessità di un’opportuna formazione sia per i catechisti che per i responsabili degli uffici pastorali diocesani;
d. insistono sulla necessità di un’apertura alle giovani generazioni per dare continuità all’azione pastorale e non disperdere il prezioso lascito delle precedenti positive esperienze;
e. propongono l’adozione di uno stile missionario in virtù del quale impegnarsi per andare a trovare le persone con le loro esigenze là dove abitualmente vivono, disponendosi all’ascolto e alla condivisione partecipe;
g. confermano l’intenzione di collaborare in modo sempre più incisivo e aperto con le parrocchie, nella ricerca costante dell’unità e della valorizzazione dei carismi.

Al termine, raccogliendo le sollecitazioni che sono emerse dalla riflessione, sono state formulate le proposte concentrandole in questi tre nuclei essenziali:
Lavorare per ambiti e per progetti condivisi a livello pastorale, pur mantenendo un referente per ciascun ufficio.
• Aderire a un vasto ed articolato piano di formazione sia per i Direttori degli Uffici Pastorali Diocesani che per gli operatori della catechesi, e per tutti coloro che intendano operare e collaborare a vario titolo nei gruppi e nelle varie realtà parrocchiali.
Adottare uno stile missionario che impegni la Chiesa in uscita nell’incontro con l’uomo di oggi, còlto nella sua realtà complessa, all’insegna dell’ascolto e della solidarietà nella Verità.

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