DIOCESI – Prosegue il nostro viaggio alla conoscenza dei gruppi, movimenti e associazioni che fanno parte della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto Marche. Questa settimana abbiamo intervistato Rosanna Carboni Consigliere Diocesano dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio.
Rosanna Carboni dove sono presenti i Gruppi di Preghiera di Padre Pio?
I Gruppi di preghiera di Padre Pio attualmente sono presenti in tutto il mondo. Oggi sono riconosciuti grazie ad uno statuto approvato dalla Santa Sede ed entrato in vigore il 4 maggio 1986. Già nel 1956 se ne contavano un centinaio distribuiti fra l’Italia, la Svizzera e la Francia, ora sono 3348 diffusi in tutto il mondo con tendenza di crescita particolarmente all’estero. Per questo essi sono considerati un sistema di cellule oranti distribuiti nei vari Paesi, indipendenti tra loro, in un grandioso edificio spirituale.
A quando risale la nascita?
La nascita dei Gruppi ha origini remote, infatti, durante la seconda guerra mondiale, Papa Pio XII chiese preghiere per la Pace. Padre Pio raccolse subito questo invito e mise in atto il desiderio del Pontefice mobilitando i suoi figli spirituali. Si formarono così dei nuclei di preghiera che periodicamente si riunivano per pregare secondo le intenzioni del Papa, il quale chiese ai sacerdoti di assumerne la guida spirituale in modo da poter garantire un legame con la Chiesa.
Chi fa parte di questi Gruppi?
I Gruppi sono costituiti da fedeli che intendono mettere in pratica l’invito alla preghiera riaffermato dal Santo Pontefice: secondo quanto ribadisce lo statuto, essi devono distinguersi per la loro fedeltà alla Chiesa, al Papa, al Vescovo e al Parroco della propria parrocchia per la formazione cristiana integrale, per la vita di preghiera, per la carità generosa verso i sofferenti. Difatti i fedeli dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio, suoi figli spirituali, si distinguono in ogni parrocchia come membri attivi nei consigli pastorali, nelle attività operative, di cui essi spesso sono promotori, partecipando anche ad altre associazioni che abbiano come fine il sostegno alle opere caritative.
Entriamo nel merito dell’aspetto organizzativo.
La presenza organizzativa è in piena armonia con la struttura gerarchica della Chiesa, con la presenza necessaria del sacerdote, direttore spirituale, del capogruppo, del Vescovo garante della formazione spirituale e dell’adesione dottrinale del Gruppo alle direttive del Magistero della Chiesa. Ogni Diocesi ha un coordinatore dei vari Gruppi, che opera con l’aiuto dei consiglieri diocesani. Nella nostra Diocesi questa funzione viene esercitata da circa un ventennio da Padre Diego Musso (Sacramentino) e dai suoi collaboratori. I Gruppi sono otto e distribuiti fra le parrocchie di San Giuseppe, San Giovanni Battista e San Pio V (unica parrocchia da qualche anno), Cristo Re, San Filippo Neri, Sacra Famiglia, Centobuchi, Martinsicuro e Monteprandone.
Quali sono le attività portate avanti da ogni Gruppo?
Ogni Gruppo parrocchiale si riunisce una volta al mese per vivere un intenso momento di preghiera con l’Adorazione, la recita del S. Rosario meditato e la S. Messa. In questo momento vengono ricordati tutti i bisognosi, in particolare tutti quelli che hanno chiesto preghiere per i loro cari ma soprattutto, nei momenti cruciali della nostra storia, come in questo caso, si prega per la pace nel mondo, come Papa Pio XII chiese espressamente durante la seconda guerra mondiale, motivo per cui nacquero gli stessi Gruppi di Preghiera. Il numero dei partecipanti ai vari Gruppi è di circa una ventina di persone più o meno, ma è indicativo: alcuni presentano maggiore affluenza, altri meno, ma è sempre rispondente alle esigenze e alle strutture del luogo di cui essi fanno parte. Tutti i Gruppi a livello nazionale vengono guidati da Fra Luciano Lotti, Segretario Generale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio.
Quali sono le azioni previste per i prossimi mesi?
I Gruppi di Preghiera di Padre Pio continueranno in futuro ad esercitare la loro opera di preghiera e di sostegno alle attività caritative, distinguendosi per la piena fedeltà alla Chiesa e per la carità generosa verso i sofferenti.
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