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Libano: card. Raï (patriarca maronita), “visita del Papa è benedizione per il popolo e un segnale d’allerta per chi comanda”

L’annuncio della prossima visita di Papa Francesco in Libano rappresenta “una benedizione per il popolo, una speranza per la Patria e un segnale di allerta per i dirigenti”.

Così il cardinale libanese Béchara Boutros Raï, Patriarca di Antiochia dei Maroniti, ha delineato la portata e l’impatto assunti nell’attuale contesto libanese dalle informazioni diffuse la scorsa settimana in merito al prossimo viaggio papale in terra libanese, “allo studio” nel mese di giugno. Nell’omelia della Domenica delle Palme, il patriarca ha rimarcato che la visita “si inserisce nel contesto dell’impegno profuso dalla Santa Sede per aiutare il Libano a uscire dalla sua profonda crisi e mantenerlo nel sistema delle nazioni democratiche”. A tal riguardo, il card. Raï ha ricordato le precedenti presenze pontificie nel Paese dei Cedri e rimarcato che anche Papa Francesco “desidera che il Libano goda di una buona condizione da parte di una classe politica che metta l’interesse pubblico al di sopra di ogni altra cosa”. Il Patriarca maronita ha accostato l’annuncio della prossima visita papale in terra libanese a altre due recenti buone notizie riguardanti il Libano: l’accordo preliminare raggiunto dalla dirigenza libanese con gli esperti del Fondo Monetario Internazionale per far fronte alla devastante crisi economica in cui è precipitato il Paese dei Cedri, e il ritorno a Beirut degli ambasciatori di Arabia Saudita e Kuwait, che nel 2021 erano stati ritirati dai rispettivi governi in una fase di tensioni diplomatiche tra il Libano e i Paesi del Golfo. Riferendosi a questi Paesi, il patriarca ha sottolineato che “il Libano è un loro amico fedele, e decine di migliaia di libanesi vi lavorano, e contribuiscono alla loro crescita e prosperità con la loro esperienza, le loro prestazioni e la loro competenza”. Riguardo alle prossime elezioni parlamentari libanesi, in programma il 15 maggio, il Patriarca ha sottolineato che l’appuntamento elettorale è un’occasione propizia per “fare la differenza tra presente e futuro”, e ciò sarà possibile se dalle urne uscirà un Parlamento “che realizzi il sogno del cambiamento e la volontà del popolo”. Per questo – ha sottolineato – tutti i libanesi devono esercitare il loro diritto di voto, tenendo presente che la partecipazione alle elezioni parlamentari rappresenta oggi più che mai una responsabilità nazionale, in circostanze che richiedono il rinnovamento della vita e della classe politica”

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