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Cristo Morto Monteprandone, Sindaco Loggi: “Espressione di una comunità che insieme soffre e insieme rinasce”

Foto pubblicata dal Sindaco Loggi

MONTEPRANDONE – “Finalmente quest’anno possiamo tornare a riappropriarci dei riti di preghiera e di riflessione collettiva propri del periodo pasquale. Per le vie, nelle piazze, nelle chiese, nelle case recuperiamo quella normalità interrotta da due anni di pandemia. La nostra Storia, la nostra Fede, la nostra Tradizione, la nostra Identità fatta di tutti quei valori attorno ai quali ci riconosciamo come comunità rivivranno nel nostro territorio Tra essi ci sarà uno degli appuntamenti secolari del nostro territorio, la Processione del Cristo Morto”.

Con queste parole si apre la lunga riflessione del Sindaco di Monteprandone Sergio Loggi.

Loggi scrive: “Ciascun monteprandonese, fin dalla sua nascita, sa che seguire il solenne corteo per le vie del Borgo la sera del Venerdì Santo, vuol dire unirsi ad un rito che, pur avendo radici lontane nel tempo, dal 1859 è l’espressione di una comunità che insieme soffre e insieme rinasce…ancor di più quest’anno!
In questi giorni di preparazione, il senso dell’attesa è forte. Lo vedo nei gesti, nelle parole, negli occhi, nei volti di quanti sanno quanto la Processione sia importante per la nostra comunità. Lo vedo nell’impegno di tutti coloro che stanno lavorando affinché il momento possa svolgersi nel raccoglimento più profondo.
C’è una macchina organizzativa imponente che, grazie alla guida sicura di Don Vincent parroco della Chiesa San Nicolò di Bari e della Confraternita della Pietà e della Morte con il priore Maurizio Caponi, e alla collaborazione di tutte le altre Confraternite, dell’Amministrazione comunale, della Polizia Locale, della Protezione civile e di ciascun cittadino a vario titolo convolto, sono certo riuscirà a far in modo che l’evento si svolga in sicurezza.
Non nascondo l’emozione nel vedere l’entusiasmo e la generosità di quanti da sempre hanno preso parte alla ricorrenza cristiana più solenne, legata alla passione di Cristo, e da due anni aspettano questo momento.
Non nascondo la mia personale emozione nel ripensare a me bambino con la famiglia per le vie del Borgo, a me adolescente e giovane insieme agli amici e ai vicini di casa impegnati nelle fasi organizzative della processione.
Non nascondo l’orgoglio per poter quest’anno, per la prima volta, seguire l’imponente bara lignea, indossando la fascia tricolore, accompagnato dal Gonfalone del Comune di Monteprandone. Lo farò con il rispetto per il senso religioso più profondo del momento e con il pensiero a tutti i monteprandonesi di ieri e di oggi che con fierezza hanno tenuto e tengono ancora vive le nostre tradizioni identitarie.
Ai cittadini monteprandonesi e a tutti coloro che, originari di Monteprandone o legati alla nostra terra, vorranno partecipare alla Processione, li invito a vivere questo momento senza rinunciare a quel desiderio di riscoprire i riti della Santa Pasqua e l’essenza di essere comunità.
Con l’augurio che ciascuno di noi, nel suo cuore e nella sua vita, possa trovare la forza e la gioia per dire che un nuovo inizio, una nuova Pasqua è possibile”.

Redazione: