SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una giornata speciale a Loreto è quella vissuta, nei giorni scorsi, dalle famiglie ucraine grazie alla Caritas di San Benedetto. In particolare nella mattinata di mercoledì 27 aprile circa 70 persone tra adulti e bambini ucraini, accompagnati da alcuni responsabili della Caritas di San Benedetto e dal vicario generale della Diocesi don Patrizio Spina, hanno trascorso delle ore all’insegna della spensieratezza e della preghiera a Loreto e Recanati. “La mattina, appena arrivati – spiega don Gianni Croci direttore della Caritas – siamo stati accolti nella Sala del Pomarancio del santuario di Loreto da un padre cappuccino. Poi c’è stato un momento di preghiera vissuto assieme alle famiglie ucraine conosciute negli ultimi mesi, nella Santa Casa della Basilica di Loreto, per chiedere il dono della pace attraverso l’intercessione di Maria”.
Tu, stella del mare, non lasciarci naufragare nella tempesta della guerra. Tu, arca della nuova alleanza, ispira progetti e vie di riconciliazione. (Papa Francesco – Preghiera di consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria)
Dopo la visita al Museo Pontificio della Santa Casa di Loreto, molto apprezzato dai visitatori, c’è stato il pranzo al sacco preparato dalle suore della Caritas. Mentre nel pomeriggio si è svolta la visita alla città di Recanati e poi all’Orto sul Colle dell’Infinito, luoghi simbolo del poeta Giacomo Leopardi.
“Un ringraziamento a quanti ci hanno sostenuto e contributo per organizzare questa splendida giornata, anche attraverso le donazioni – prosegue don Gianni – In molti ci hanno chiesto di replicare questa esperienza in altri luoghi e questo sarà possibile solo grazie al supporto delle persone. Gli occhi dei bambini emanavano gioia e spensieratezza; liberi di poter giocare all’aria aperta. Adesso come Caritas siamo un po’ preoccupati perché molte delle persone che sono scappate dalla guerra, spesso si tratta di madri con figli, ospiti in appartamenti messi a disposizione da alcune famiglie del territorio, sono alla ricerca di una nuova sistemazione in quanto le abitazioni saranno impegnate per la stagione estiva. Dunque facciamo appello a chi ha disponibilità di soluzioni abitative“.
Attualmente sono circa quaranta le famiglie della Diocesi che hanno messo a disposizione degli appartamenti dove accogliere i profughi ucraini. Nel frattempo la Caritas di San Benedetto prosegue con l’organizzazione di corsi in lingua italiana, tre volte alla settimana, tenuti da una signora ucraina residente in Italia da diversi anni, oltre ad offrire viveri e vestiario. “Stiamo aiutando un centinaio di profughi ucraini, ma alcuni stanno ripartendo o comunque hanno intenzione di ritornare nel proprio Paese» chiosa il direttore della Caritas”.