Di Daniele Rocchi
La Fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) si farà carico di tutte le spese di ricostruzione, restauro e dell’acquisto di utensili e mobilio del seminario di Vorzel, della diocesi di Kyiv-Zhytomyr, (oblast di Kiev), semi distrutto in due attacchi dall’esercito russo subito dopo l’invasione dell’Ucraina iniziata il 24 febbraio. Le truppe di Putin sono penetrate in Ucraina passando per la Bielorussia pronte ad attaccare Kiev. I sobborghi della capitale come Vorzel, Bucha, Gostomel, Borodyanka sono diventati così epicentro degli scontri. A Vorzel i 25 seminaristi, con il rettore, padre Ruslan Mykhalkiv, i docenti hanno lasciato subito la struttura trovando rifugio in una località vicina. È in questo contesto che è maturato il saccheggio del seminario da parte dei russi. Le testimonianze degli abitanti rimasti, riferite dal rettore del seminario, raccontano di devastazioni e ruberie. I soldati russi sono entrati sfondando il cancello e hanno portato via, ricorda padre Mykhalkiv, “tutto quello che potevano, cibo, vestiti, utensili da cucina, macchine per il caffè, forni a micro-onde, computer e condizionatori. Hanno frugato e devastato le camere dei seminaristi arrivando a rubare il calice donato da san Giovanni Paolo II durante la visita del 2001 in Ucraina”. Comprensibile, invece, per il rettore, il furto di cibo da parte degli abitanti locali che non avevano più nulla da mangiare. Ai primi di aprile il seminario ha visto il ritorno di alcuni seminaristi, con il rettore e con don Igor Skomarovsky, padre spirituale del seminario e parroco della parrocchia locale di San Giovanni Paolo II. “Siamo tornati per rimettere in piedi il seminario con la speranza di riprendere le attività di studio e formazione a settembre. Intanto stiamo dando aiuto agli abitanti della zona – spiega al Sir il rettore – distribuendo cibo, grazie alla Caritas. L’altro giorno sono arrivate quasi 1.000 persone. Ma la situazione andrà a migliorare mano a mano che la vita sociale riprenderà con la riapertura dei negozi e delle fabbriche”. Resta tuttavia la paura per il futuro legato non solo alla guerra. La conta dei danni parla di centinaia di migliaia di euro. Operai sono al lavoro per le prime ristrutturazioni ora che acqua, luce e gas sono stati riallacciati.
Un aiuto importante verrà adesso dalla Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) che ha deciso di sostenere tutte le spese di ristrutturazione del Seminario. A comunicarlo a padre Mykhalkiv è stato oggi il direttore di Acs, Alessandro Monteduro, che ha fatto tappa a Vorzel, nell’ambito di una visita di solidarietà in Ucraina. “Abbiamo deciso di sostenere questo progetto – dichiara al Sir Monteduro – per dare continuità all’azione di Acs in Ucraina che dura dal 1963. La nostra Fondazione Pontificia è attiva con 3600 progetti finanziati, in particolare, dal 2012 ad oggi, per un valore complessivo di quasi 50 milioni di euro. In Ucraina diamo sostegno ai rifugiati dalle zone di guerra, aiuti umanitari per le famiglie con bambini poveri, sostegno ai costi di trasporto e per l’integrazione dei bambini in fuga, o alle attività straordinarie dei sacerdoti nei territori occupati del Donbass. Grazie ai nostri benefattori oggi in Ucraina parrocchie e monasteri hanno aperto le loro porte ai profughi dando loro vicinanza materiale e spirituale. Non manca l’aiuto ai 900 seminaristi ucraini e questa decisione relativa a Vorzel va proprio in questa direzione”. “Siamo davvero grati ad Acs – dichiara padre Mykhalkiv – se riusciremo a riportare i nostri seminaristi qui a settembre”.