Il benvenuto nelle parole di don Francesco. “Non è la prima volta che viene qui, ma oggi è diverso. La visita pastorale è un momento diverso da tutti gli altri e noi sentiamo la differenza. Non viene per fare qualche cosa o presiedere qualche iniziativa, ma per stare con noi e questo suo desiderio si incrocia con il nostro. Anche noi desideriamo stare con lei, vivere la comune fratellanza come una vera famiglia.
Il desiderio è quello di una comunità che si è preparata da settimane a questo momento. Siamo pronti a camminare con Lei certi che ci offrirà ascolto, consolazione e indicherà la strada da percorrere insieme. La comunità qui rappresentata è solo una parte e voglio ricordare vari gruppi presenti nella parrocchia: l’Azione Cattolica, il Rinnovamento nello Spirito, il gruppo Padre Pio, l’Unitalsi, i Confratelli di San Giuseppe, gli Amici della Ragnoliade, i gruppi di servizio (il Gruppo Liturgico, il Gruppo Caritas, i catechisti, il coro).”
La visita pastorale inizia con l’invocazione allo spirito Santo. Continua don Francesco: “ La preghiera di adorazione va a Colui che è il nostro buon pastore perchè sappiamo di essere suoi. E’ lui che ci ha chiamati ad essere un popolo santo, guidati dal vescovo diocesano. Ad immagine del buon pastore siamo pronti a vivere in modo eccezionale la sua prima visita pastorale.”
Prendendo punto dalla parabola del buon pastore e da S. Paolo, il Vescovo afferma che “insieme siamo Chiesa, la Famiglia di Dio. È questo è il cammino del cristiano: un solo gregge, un unico buon pastore, una sola Chiesa, nella diversità di ciascuno. Siamo chiamati a prenderci cura gli uni degli altri, imparando da Lui, non solo della salute fisica, ma soprattutto dello Spirito che dà animo alla vita e alimenta il cammino. Nelle relazioni possiamo essere Pastori degli altri: come un padre è pastore della propria famiglia, dobbiamo curarci anche della nostra Chiesa, ciascuno con il proprio ruolo e responsabilità.”