SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il 13 maggio di ogni anno, dopo un Triduo di preparazione, si festeggia la Madonna del Santissimo Sacramento con una solenne concelebrazione dei Padri Sacramentini. Con Maria Spina Mongibello, responsabile dell’Aggregazione del Santissimo Sacramento, con sede presso i Padri Sacramentini di San Benedetto del Tronto, ripercorriamo la storia della celebrazione della Madonna del Santissimo Sacramento.
Maria tutto ha inizio nel mese di ottobre del 1939.
Esattamente, la Madonna del Santissimo Sacramento è la titolare del Santuario dell’Adorazione e la Patrona dei Padri Sacramentini ed ha trovato sempre grande amore e dedizione da parte loro. Il giorno 14 ottobre 1939 arrivano alla stazione di San Benedetto del Tronto i Padri Sacramentini, mentre il 17 ottobre, per la prima volta, venne esposto il Santissimo Sacramento e l’8 Dicembre, Festa dell’Immacolata, fu il giorno dell’inaugurazione. Nel suddetto giorno, Cit. “Alle ore 17.00 – Terminata la Processione Mariana, il corteo accompagna il Santissimo Sacramento, portato da Monsignor Vescovo dall’Abbazia San Benedetto Martire al nostro Santuario. È un trionfo di Fede ardente. Il Rev.mo Padre Generale porta l’Ostensorio sul Trono dell’Adorazione. Si Intona il: Te Deum”.
Cosa rappresenta la Madonna del Santissimo Sacramento?
Da allora la Madonna del Santissimo Sacramento protegge la Spiritualità dei Padri e del Santuario dell’Adorazione. Haec Minima (sono le prime parole delle Costituzioni dei Padri Sacramentini: Haec minima Sanctae Matris Ecclesiae familia… Questa Piccola famiglia della Santa Madre Chiesa…)” Da queste parole prende il nome la rivista trimestrale dello Studentato che per il ventennio 1948-1968, ne espresse gli interessi e ne rappresentò la sintesi culturale. Da: “Ego Domina In Domo Mea” “Io sono Signora Nella Mia Casa” “Signora nella mia casa. Regno. Signora con i miei figli. Regina della loro vita intima perché Madre. E da dieci, da nove, da tre, da un anno regno, dal tempo che videro la luce della mia casa. Li conosco tutti; li ho cresciuti forti con sacrifici e premure ineffabili ed essi mi conoscono e mi amano teneramente. Non mi meraviglio dei loro sospiri infuocati e arditezze giovanili verso la loro Madre. Li stimolo all’amore e a plasmare il loro cuore. Mi diranno che se piango vorranno piangere con me. Di incontrarli sulle loro strade. Di purificarli col mio pianto. Che son la più bella del creato. Come giardiniere, di coltivare in loro degli olezzanti fiori per Gesù. È l’amore che parla in loro: lasciateli dire”. Nel 1950 la pubblicazione esce il 3 giugno, nel giorno delle Sacre Ordinazioni Sacerdotali ed è l’Anno Santo ed inizia con le “Parole del Beato ai Novelli Sacerdoti” come “Programma di Vita Sacerdotale”.
Chi è titolare della Chiesa dei Padri Sacramentini?
Titolare della Chiesa dei Padri Sacramentini è la Madonna del Santissimo Sacramento, il titolo che San Pier Giuliano Eymard (1811-1868), fondatore dei Sacramentini, diede a Maria. Il 18 Settembre 1963 Paolo VI dichiarò la Madonna del SS. Sacramento patrona principale delle due Congregazioni che il Santo dell’Eucaristia aveva fondate, quella dei Padri Sacramentini e quella delle Ancelle del Santissimo Sacramento. Nel 2003 Giovanni Paolo II ha invitato il mondo cattolico a mettersi “alla scuola di Maria, donna ‘Eucaristica’” (Enciclica Ecclesia de Eucharistia, capitolo sesto). Due sono i segni di tale dedicazione a Maria. Subito sopra l’ingresso centrale della Chiesa c’è la lunetta in mosaico che raffigura la Madonna col Bambino, con davanti a lei un Calice con l’Ostia. Poi, nella navata a sinistra una bella statua lignea rappresenta la Madonna con in braccio Gesù e Gesù che tiene il Calice sovrastato dall’Ostia. Sono tentativi artistici che cercano di esprimere il profondo rapporto che intercorre tra la Madonna e l’Eucaristia, e che intendono suggerire ai fedeli di celebrare e adorare il Mistero Eucaristico in unione con Maria e come Maria. Nella portineria della Casa è commovente osservare un quadro della Madonna con in braccio il bambino Gesù e sotto la scritta “Ego Domina In Domo Mea” ovvero “Io sono Signora Nella Mia Casa” con la prima chiave del portone d’ingresso della Casa. La Madonna del Santissimo Sacramento è anche la Patrona di noi Aggregati del Santissimo Sacramento, che facciamo parte della Famiglia Sacramentina.
Padre Giancarlo Breda, Superiore Padri Sacramentini, a riguardo, riporta alcuni scritti di San Piergiuliano quanto dice di Maria, prima adoratrice del Verbo incarnato: “Ecco, ecco il mio modello, la madre mia: Maria prima adoratrice del Verbo incarnato! Oh! quanto dovette essere perfetta in se stessa, a Dio gradita e ricca di grazie, questa prima adorazione della Vergine Madre nel primo istante dell’Incarnazione”. Anzitutto fu un’adorazione d’umiltà, davanti alla sovrana maestà del Verbo, per la scelta che aveva voluto fare della povera sua serva, per la responsabilità di tanto amore verso di lei e verso tutti gli uomini. Il secondo atto dell’adorazione di Maria dovette essere naturalmente di gioiosa riconoscenza verso l’ineffabile e infinita bontà di Dio per gli uomini nel dare ad essi il Salvatore; atto di umile gratitudine per essere stata scelta lei, così indegna, a divenire la sua favorita ancella. Il terzo atto di questa adorazione fu di omaggio; l’offerta, il dono di se stessa, di tutta la sua vita a servizio di Dio: “Ecce Ancilla Domini”. Il quarto atto dell’adorazione di Maria fu di compassione per i poveri peccatori per la cui salvezza con un gesto infinito di amore, s’incarnava. “Oh! quanto vorrei poter adorare nostro Signore come l’adorava questa buona Madre!”.