“Massimo Cacciari ha delineato le coordinate storiche della crisi del pensiero moderno, facendo rimando anche alla sua ultima opera “Paradiso e Naufragio”. Ne ha individuate alcune tendenze fondamentali che tuttora perdurano nella contemporaneità. Attualmente i pericoli immanenti sono soprattutto individuabili in riferimento al conflitto armato che ha colpito al cuore l’Europa.
Ovviamente, sono evidenti tutti i rischi conseguenti, anche in termini economico-finanziari e sociali.
Nel corso della rassegna Piceno d’Autore, giunta alla tredicesima edizione, che si terrà a Monteprandone, dal 5 all’8 luglio e che verterà sul tema “Recessione o crescita? Idee per guardare al futuro dell’economia”, le personalità che interverranno nel corso della manifestazione, tra cui il Prof. Cacciari, avranno occasione di occuparsi di tali processi economico-sociali”.
Interpellato a tal proposito, ovvero sull’eventualità che questa crisi non diventi una catastrofe, Cacciari ha offerto il suo punto di vista:
“La reale la soluzione ci sarà chissà quando, perché comporta superare divergenze storiche note, massacri. Il sangue non è acqua. E quindi chissà come, chissà quando arriverà la soluzione. Al momento è necessario il cessate il fuoco, un armistizio e su quella base vedere se ci sono margini reali di trattativa”.