MONTEPRANDONE – Si è conclusa domenica 22 maggio la visita pastorale del vescovo Carlo Bresciani nella Parrocchia San Niccolò di Bari di Monteprandone. La comunità, guidata dal parroco don Vincent Ifeme, ha ricevuto il vescovo Bresciani nei giorni 16, 19, 20, 21 e 22 maggio.
Queste le parole con cui il vescovo Bresciani ha salutato la comunità durante l’omelia dell’ultima Messa da lui presieduta domenica alle ore 11,00: “È bello ritrovarsi insieme tutte le domeniche a Messa, perché è il giorno in cui ci riconosciamo come comunità. Le tensioni a volte possono far disgregare il senso della comunità e della famiglia, ma l’incontro della domenica ci aiuta a riappacificarci con i fratelli, a rinsaldare i rapporti e farci crescere come comunità. Questo ci dice Gesù nel Vangelo di oggi, ovvero che ci manda lo Spirito per aiutarci a camminare insieme. Ecco allora che l’importanza della Santa Messa è dovuta non solo al fatto di vedersi, bensì al fatto di incontrare il Signore. È chiaro quindi quanto l’incontro domenicale sia fondamentale per vivere la nostra fede anche fuori dalla Chiesa, nella vita reale. In Chiesa noi ci incontriamo insieme per poco tempo, ma la nostra vita è nelle nostre famiglie, nei luoghi in cui lavoriamo e passiamo le nostre giornate: è lì, dunque, che dobbiamo camminare, lasciandoci illuminare dalla lampada della luce di Dio, guidati da questo Spirito che Gesù ci ha donato. E lo Spirito parla attraverso la Parola di Dio. Ma attenzione: il mondo è pieno di parole, alcune buone, altre no. Dunque da quali parole noi ci facciamo guidare? Dobbiamo saper scegliere le parole fondamentali della vita. Noi non siamo Chiesa perché facciamo tante cose, bensì perché ascoltiamo la Parola di Dio. Altrimenti viene a mancarci quell’anima che regola la nostra vita. Non mi stanco mai di ripetere quanto sia importante per i nostri figli la formazione scolastica. Ma nella vita non ci vuole solo testa, ci vuole anche il cuore. Perché il cuore ci insegna a vivere le relazioni in maniera positiva. Tutte le relazioni: quella con Dio e quelle con i fratelli. In quest’ottica ascoltare lo Spirito diventa fondamentale!”
“Oggi – ha proseguito il vescovo Carlo – nella prima lettura abbiamo ascoltato cosa succede nelle prima comunità cristiane. Ci sono dei dubbi, dei dibattitti. Per alcuni è più importante seguire alcune pratiche della tradizione, come ad esempio la circoncisione, senza porre l’attenzione sulla novità di Gesù. Di fronte a queste incertezze, Paolo e Barnaba discutono animatamente, non sapendo come trovare una soluzione al loro dibattito. Poi decidono di ricorrere alla Chiesa Apostolica, agli apostoli e agli anziani di Gerusalemme che dicono loro quello che lo Spirito Santo ha suggerito. Questo ci fa capire che la Chiesa ha una guida, gli apostoli. Non solo è bello vedere che Paolo e Barnaba chiedono alla Chiesa di Gerusalemme di sciogliere i loro dubbi, ma è bello soprattutto constatare come essi accettino quello che Pietro dice loro. Essi dicono: ‘Pietro ha detto che questa è la strada, quindi noi camminiamo su questa strada’. È così che la Chiesa di Antiochia diventa ricca, camminando tutti verso la stessa direzione, uniti. Anche noi oggi siamo chiamati a camminare insieme e a prenderci con fiducia quello che verrà. Abbiamo sì qualche preoccupazione per il futuro, ma abbiamo anche la speranza: noi, infatti, non siamo soli; Dio ci manda lo Spirito Santo. Nella nostra vita, quindi, c’è Dio, che però certamente chiede anche la nostra collaborazione: non possiamo rimandare a Dio quello che possiamo fare noi con la sua Grazia. Ecco allora alcuni tratti del nostro cammino di Chiesa che siamo chiamati a fare: prima di tutto riconoscere che senza di Dio siamo dispersi da tante voci; in secondo luogo riconoscere che lui è con noi e ci aiuta ad essere perseveranti nella nostra fede, ad essere fedeli.”
“Cari fratelli – ha concluso Bresciani – qui nella comunità di San Nicolò ho trovato una comunità ricca di tante tradizioni e tanti tesori: custoditeli e ravvivateli! Sapete un po’ di polvere si può depositare dappertutto, quindi ogni tanto c’è bisogno di dare una lucidata. Allora tornate ad essere una comunità, a stare insieme. La fiducia e la speranza siano sempre l’anima della vostra comunità!”
Al termine della Messa, il parroco don Vincent Ifeme ha ringraziato il vescovo Carlo con queste parole: “Eccellenza Reverendissima, si conclude oggi la visita pastorale nella nostra Parrocchia. Ho passato in rassegna questi giorni e ho cercato di ricordare qualche momento particolare che più di altri meritasse di essere evidenziato, ma non l’ho trovato, perché tutto, dall’inizio alla fine, è stato straordinariamente bello e interessante. Perciò grazie, Eccellenza, per tutto quello che ci ha donato con naturalezza e semplicità e per la sua testimonianza di Padre e Pastore. In questi giorni ha avuto modo di incontrarci. Di incontrare, in più occasioni, gli organismi di Partecipazione: il CCP, CPAE, i catechisti, gli animatori liturgici, le confraternite, ecc. Nell’incontro particolare con loro li ha invitati a essere attenti alla vita della Parrocchia e a portare in essa l’annuncio del Vangelo. Dialogando ha invitato a più riprese i presenti a essere missionari del Vangelo, dentro e fuori il nostro confine parrocchiale, e soprattutto a curare la loro vita di fede. La visita alle scuole è stata un’occasione per incontrare tutti i bambini delle Scuole Primarie e dell’Infanzia che ha voluto salutare ed incoraggiare ed essi le hanno manifestato tanto affetto con i loro canti e la loro allegria. Poi ha voluto toccare la carne sofferente del corpo di Cristo, visitando alcuni anziani e ammalati della parrocchia. In loro, con il cuore, ha abbracciato tutti gli ammalati e gli anziani della parrocchia; ha voluto rassicurarli della vicinanza della comunità nel portare nella loro vita la croce di Cristo. Venerdì abbiamo avuto la possibilità di vivere il nostro vescovo nella vicinanza umana e spirituale del dialogo a tu per tu, nel consiglio, nella confessione. Nella celebrazione di sabato sera ha conferito il sacramento della Confermazione a sette ragazzi, giunti a questa tappa dopo un cammino di preparazione. Nell’incontro con i ragazzi del catechismo, accompagnati dai loro genitori e dalle catechiste, Vostra Eccellenza ha raccomandato ai ragazzi di vivere la formazione come una dimensione che accompagna tutta la vita e non solo in funzione della ricezione dei Sacramenti dell’iniziazione cristiana. Ha anche invitato i loro genitori ad essere autentici testimoni, innanzitutto verso i propri figli, perché il vedere è la prima forma di apprendimento dei bambini. Ci sono stati anche alcuni fuori programmi, come, ad esempio, passeggiare col vescovo nei vicoli del centro storico oppure fermarsi nella macelleria con Luigi e vederlo chiacchierare col vescovo che lo incoraggiava a continuare a resistere nonostante tutto; cercare Barbara nel suo spaccio per salutarla, anche se non era aperto; visitare il convento dei Frati nel santuario di San Giacomo e visitare il mulino di Censori. Tutto questo significa semplicemente ‘Vicinanza’ che è il vero senso e obiettivo della visita pastorale del Vescovo. Con questa celebrazione, perciò, si conclude la sua visita pastorale. Ora spetta a noi permettere, a quanto abbondantemente seminato, di crescere e portare i frutti sperati. Nel saluto di inizio che la segretaria del Consiglio Pastorale Parrocchiale le ha rivolto le abbiamo detto ‘Benvenuto tra noi’; oggi non posso che concludere con un ‘Arrivederci a presto! L’aspettiamo a cuore aperto!’ Concludo dicendo con profonda convinzione che tutto è stato davvero una grande grazia. In segno di gratitudine le lasciamo un ricordino di Monteprandone che documenta la sua grande storia, ricchezza e cultura. Ringrazio infine anche tutti i parrocchiani e tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questa visita pastorale lavorando dietro le quinte.”
Tutti i fedeli si sono uniti ai ringraziamenti con uno scrosciante applauso, segno di rendimento di grazie a Dio per i bei momenti vissuti e al vescovo Carlo che, con la sua presenza, ne è stato fautore.
Parole di soddisfazione e gratitudine sono giunte anche da parte di Daniela Neroni, Segretaria del Consiglio Pastorale Parrocchiale la quale ha dichiarato: “Abbiamo accolto il vescovo Bresciani con grande emozione e gioia. La sua presenza in mezzo a noi ha rappresentato un evento veramente importante ed è stata vissuta da tutti noi come una scossa alle nostre coscienze, ai nostri cuori. Abbiamo presentato al vescovo il nostro cammino quotidiano, la gioia di appartenere a Gesù e la soddisfazione di poter fare tutto ciò insieme. La sua presenza in mezzo a noi è stata un grande dono dello Spirito, un’occasione per ridare vitalità al cammino di fede e una spinta a proseguire, senza titubanze, sulla via indicata da Gesù.”