Inizia oggi la Tredicina in vista della festa di Sant’Antonio di Padova, il 13 giugno. E, dopo due anni di stop per l’emergenza Covid-19, riprendono i pellegrinaggi dalle diocesi. Domani tocca alla diocesi di Forlì-Bertinoro: il vescovo, mons. Livio Corazza, giunge a Padova per rievocare la prima predicazione di frate Antonio avvenuta proprio a Forlì nel 1222. Un anniversario “antoniano” che ha dato il tema alla Tredicina 2022: “La forza della Parola e della predicazione di Antonio”, opera concreta in difesa degli umili e dei deboli, opera concreta di carità e di ascolto.
“Il 25 settembre 1222 Sant’Antonio veniva chiamato a predicare a Forlì in occasione di una celebrazione solenne, di ordinazione presbiterale – spiega il rettore della Basilica del Santo, padre Antonio Ramina –. Le cronache narrano che il predicatore invitato non potesse più essere presente e per questo venne incaricato frate Antonio che in quell’occasione rivelò il suo talento di predicatore: nonostante fosse straniero riusciva a parlare alla gente, a farsi comprendere, rendendo semplice e comprensibile a tutti la sua profonda cultura biblica. Da quel giorno frate Antonio venne inviato in ogni dove: nel Nord Italia e sino al Sud della Francia per animare, con la sua predicazione, il Vangelo. Sono passati 800 anni, ma è ancora intatta la forza della sua parola”. “Egli soleva spesso dire: ‘Parlino le opere, cessino le parole’. Ma le sue erano parole-opere – prosegue padre Ramina –. Egli era in grado di annunciare il Vangelo contro ogni forma di ingiustizia. In questo senso la sua predicazione era opera concreta in difesa degli umili e dei deboli. La sua predicazione della Parola diventava così opera di carità concreta, vicinanza, ascolto. Per questo abbiamo deciso di celebrare questo anniversario 1222-2022, in questa Tredicina che torna, finalmente quest’anno, alla tradizione: i pellegrinaggi delle diocesi saranno accolti in Basilica e tornerà la processione cittadina con la statua, dopo due anni di stop”.
Intanto tornano i pellegrini in Basilica: già dai primi giorni di maggio, infatti, sono ripresi gli afflussi di fedeli, di pellegrini, di gite scolastiche, di devoti stranieri in visita alla tomba e alle sacre reliquie. I primi numeri restituiscono dati di afflusso dei fine settimana delle Tredicine pre-Covid: solo domenica primo maggio 2022, 1.470 pellegrini sono sfilati dinanzi al conta persone posto al termine del corridoio delle reliquie nella Cappella del Tesoro. Sabato 14 maggio sono stati 2.920 i passaggi; domenica 22 maggio 3.140 fedeli si sono recati a venerare le reliquie. Nel fine settimana tra sabato 28 e domenica 29 maggio ben 6.550 passaggi.
E sono tornati i gruppi da Austria, Svizzera, Germania, Francia, Scozia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Polonia, Ungheria, Spagna, financo dagli Stati Uniti e dalla Cina.