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Corea del Nord: Wcc ai cristiani del Paese, “siamo con voi in solidarietà e preghiera in mezzo a questo tempo di prova” per Covid-19

Il Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc) esprime “profonda preoccupazione cristiana” per l’epidemia di Covid-19 che è scoppiata in Corea del Nord. In una lettera “pastorale” inviata al rev. Kang e ai membri del Comitato centrale della “Kcf”, Federazione cristiana coreana, il segretario generale ad interim del Wcc, il rev. Ioan Sauca, scrive: “Siamo con voi in solidarietà e preghiera in mezzo a questo tempo di prova. Siamo addolorati, davanti a Dio, per la perdita di coloro che sono stati contagiati da questa pandemia. Condividiamo anche il dolore di chi è malato e soffre. È nostra speranza e preghiera che durante questa crisi, Dio continui ad accompagnarvi e sostenervi mentre il popolo nordcoreano si batte per la guarigione e il recupero. Come comunità globale di fede, affermiamo che, anche in mezzo alla nostra vulnerabilità, confidiamo in Dio che è la nostra speranza”. “Preghiamo affinché lo Spirito di Dio ci dia la forza e la saggezza per trovare insieme la strada mentre cerchiamo guarigione e sicurezza per tutte le persone dalla minaccia del virus”. “In mezzo a paura, ansia e incertezza per questa pandemia in corso, possano la nostra fede e i nostri valori spirituali sostenerci a vivere con speranza nell’abbondante misericordia, amore, cura e protezione di Dio”. La “Federazione cristiana coreana” è l’unico organismo di Chiesa protestante ufficialmente autorizzata in Corea del Nord. Nei giorni scorsi, il Consiglio mondiale delle Chiese aveva espresso preoccupazione per i recenti rapporti sulla situazione epidemiologica nel Paese. Per la prima volta infatti le autorità nordcoreane avevano riconosciuto la morte di alcune decine di persone per Covid-19 e avevano parlato di 1,2 milioni di casi sospetti, ovvero quasi il 5% dell’intera popolazione. “In un contesto in cui la popolazione nordcoreana non è vaccinata e senza ventilatori adeguati o altri rifornimenti essenziali, il rischio di un bilancio delle vittime senza precedenti è molto alto”, si legge nel comunicato del Wcc. “L’epidemia di Covid-19 aggrava notevolmente la situazione umanitaria preesistente in Corea del Nord, in particolare legata all’insicurezza alimentare nel Paese”. Per questo motivo, il Wcc chiede “una risposta umanitaria urgente da parte della comunità internazionale commisurata alla gravità della crisi”. “In particolare, devono essere forniti con urgenza antivirali di nuova concezione, come Paxlovid, nonché strumenti diagnostici, ventilatori, Dpi, vaccini e altre necessità mediche e forniture alimentari essenziali”.

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