“Oggi si celebra la Giornata mondiale dei genitori e alcuni interrogativi possono aiutare a focalizzare una funzione da cui dipende il futuro dell’umanità. Quanto è davvero diffusa nell’opinione pubblica e nelle classi dirigenti la consapevolezza del ruolo sociale della famiglia? Quali strumenti pubblici vengono realmente messi in campo per affrontare la crisi educativa che riverbera una pluralità di effetti negativi sugli individui e sulla collettività? In che modo si intende procedere per valorizzare il bene comune della genitorialità? Quale comunità è mai possibile senza tutelare e supportare la catena di trasmissione valoriale da genitore a figlio?”. A chiederselo è don Aldo Buonaiuto, fondatore della testata online Interris.it e sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII in un editoriale pubblicato ieri.
Nel richiamare i ripetuti solleciti di Papa Francesco per un “epocale cambiamento di paradigma” – tra tutti, quello nello storico intervento al Parlamento europeo di Strasburgo –, don Buonaiuto evidenzia l’importanza dell’educazione e del ruolo genitoriale.
“La famiglia come oasi nelle bufere contemporanee e scuola di valori. La missione dei genitori come vocazione all’ascolto e alla condivisione: non giudicare e non condannare, ma perdonare e donare, cogliendo il buono che c’è in ciascuno, diventando strumenti del perdono. È questa – per il sacerdote – la lezione da apprendere in casa per spezzare la barriera di indifferenza che spesso regna sovrana e si ammanta di ipocrisia”. L’unico modo per insegnare “è essere educatori credibili. I giovani hanno bisogno di adulti credibili, di modelli che non scambiano l’autoritarismo per autorevolezza”, conclude.