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Repubblica Centrafrica: operatore di Medici senza frontiere ucciso a colpi di arma da fuoco

Un membro dello staff di Medici senza frontiere (Msf) è stato ucciso da tre colpi di arma da fuoco sparati da un dipendente delle forze armate della Repubblica Centrafricana (Rca) nella prefettura nord-occidentale di Ouham. Msf condanna duramente l’incidente, avvenuto lo scorso 28 maggio, e chiede alle autorità “di chiarire le circostanze che hanno portato all’uccisione di un membro del suo staff”. Mahamat Ahamat, 46 anni, lavorava per Msf dal 2010 come addetto alla distribuzione di farmaci nella città di Moyenne-Sido. Nel momento dell’incidente, alle sei di mattina, era fuori servizio e si trovava nella sua abitazione. “Le circostanze esatte devono ancora essere chiarite – spiega Msf -, ma sappiamo che Mahamat è stato colpito da tre colpi di arma da fuoco ed è deceduto poche ore dopo all’ospedale di Kabo a causa delle ferite riportate”. Mahamat lascia la moglie e i suoi 4 figli. Msf è in contatto con la famiglia “per fornire loro tutta l’assistenza necessaria in questo momento estremamente difficile e con i Ministeri della Salute e Difesa e altre autorità per capire le cause di questo incidente inaccettabile”. “La morte del nostro collega ci ricorda il brutale conflitto in corso in Rca che continua a colpire la popolazione – affermano -. È fondamentale che i civili, gli operatori umanitari, il personale medico, i pazienti e le strutture sanitarie siano rispettati e non siano considerati un bersaglio dalle parti in conflitto. Msf lavora in Repubblica Centrafricana dal 1997 e dal 2006 è presente a Kabo. In quest’area, nel 2021, le équipe di Msf hanno effettuato più di 170.000 visite mediche e ricoverato circa 5.000 pazienti.

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