DIOCESI – Con la celebrazione eucaristica di domenica 5 giugno ore 21.15 presso la Chiesa Sacra Famiglia a Porto d’Ascoli si è conclusa la visita pastorale di S.E.R Mons. Carlo Bresciani nella Vicaria di San Giacomo della Marca.
Il Vescovo aveva inaugurato la visita il 21 aprile 2022 presso la Chiesa San Gabriele dell’Addolorata in Villa Rosa di Martinsicuro e nelle settimane successive, S.E. Bresciani ha incontrato le comunità delle unità pastorali di Centobuchi di Monteprandone (Regina Pacis e Sacro Cuore) e di Martinsicuro (Madre Teresa di Calcutta e Sacro Cuore), delle parrocchie di S. Cipriano e di S. Giovanni di Colonnella, di S. Niccolò di Monteprandone, di Cristo Re, della Sacra Famiglia, della SS. ma Annunziata, di S. Giacomo della Marca di Porto d’Ascoli, di S. Maria Bambina di Villa Rosa, con i presbiteri ed i diaconi.
Queste le parole che il vescovo Carlo ha rivolto ai presenti: “Ho potuto visitare tante realtà, probabilmente quelle più significative della vicaria. Rendiamo grazie a Dio perché la sua opera è ancora grande in mezzo a noi. È un’opera che suscita fede nella vita quotidiana e questo è motivo di consolazione, di conforto e di stimolo a guardare avanti con fiducia senza attardarsi. Il passato è presente nelle nostre chiese ma dobbiamo superare questa tentazione, perché lo Spirito conduce la Chiesa dentro il mondo a generare cose nuove, che sparge abbondantemente ancora in mezzo a noi.
Stiamo sperimentando le difficoltà di ripartire dopo questa pandemia del post-covid che ha colpito le nostre comunità, pur sperimentando che la ripartenza è reale ed ha anche vivacità. Stiamo constatando la difficoltà nella trasmissione della fede, che oggi colpisce la nostra chiesa un po’ ovunque: i giovani e i ragazzi in particolare, tocca anche le famiglie che fanno fatica a trasmettere la fede ai figli. Questa è una sfida che lo Spirito ci affida e ci esorta a saper affrontare con fiducia.”
Continua il vescovo Carlo: “Ho anche constatato quanta difficoltà c’è nella collaborazione pastorale, non sempre facile perché la tentazione è quella di andare un po’ ognuno per la propria strada. Lo Spirito che oggi celebriamo ci ricorda che è unità e invita a superare le divisioni. Dobbiamo camminare su questa strada, molta ne è stata fatta. La prima opera in questa direzione è accogliere in sé stessi lo Spirito e riconoscere che non parla solo a ciascuno di noi ma parla a tutti insieme. Tutti noi abbiamo un cammino da fare in questa direzione: dobbiamo accoglierLo come un dono dell Signore, un cammino che ci indica dentro la complessità della realtà e di ciascuno di noi. Nella comprensione dobbiamo aiutarci a vicenda. Tutti insieme siamo figli di Dio questa è la nostra identità: se siamo figli come identità siamo chiamati a costruire insieme quell’unica famiglia di Dio.
La gratitudine che porto dentro di me dopo questa visita pastorale è veramente grande e la esprimo molto volentieri ai sacerdoti che sono qui a celebrare con me e a tutte le comunità che ho visitato. Dobbiamo avere occhi per vedere come assecondando l’opera del Signore abbiamo ancora molto da dare alle nostre comunità e al mondo, perché portiamo Gesù. Noi siamo operai mandati nel mondo dallo Spirito come gli apostoli, sentiamo la nostra povertà, la nostra fragilità, le nostre fatiche. Ciò che ci conforta è lo Spirito che agisce: questa è la grande forza della Chiesa e noi siamo chiamati tutti a camminare insieme. Lo Spirito ci aiuta a pensarci dentro un’ appartenenza che ci supera, dalla quale possiamo attingere soltanto se la coltiviamo nel cuore e nella fede. Lo Spirito infonde coraggio perchè abbiamo una ricchezza che ci viene data.
Ho vissuto con voi giornate molto belle, ringrazio sacerdoti che mi hanno aiutato a vivere bei momenti di fede, di condivisione, di preghiera, realtà che fanno parte della nostra vita. Chiudo la visita pastorale pregando per le nostre comunità, affinchè ciascuno si senta parte di questa Chiesa. In mezzo a noi come nel cenacolo c’è Maria, la madre: l’ultimo pensiero va a Lei; possiamo guardare con fiducia al cuore di una mamma che, nelle nostre stanchezze, ci comprende, ci consola, ci incoraggia ad andare avanti.”
Al termine della celebrazione il vicario foraneo, don Anselmo Fulgenzi ha portato il suo saluto chiedendo al vescovo: “La visita pastorale in vicaria si è conclusa così come come l’anno scolastico. Le chiediamo allora S.E.: siamo promossi a giugno o rimandati a settembre?” Il Vescovo Carlo ha accolto con simpatia la richiesta e ha prontamente dichiarato che:”É stata segnata la traccia per la prossima tappa del cammino, nessuno di noi può pensarsi arrivato ma comunque sentiamoci promossi per la tappa successiva”.
Le parole di commiato a don Francesco Ciabattoni, parroco della Chiesa sacra Famiglia di Porto d’Ascoli: “Ringrazio i presbiteri ed i diacono intervenuti che hanno partecipato a questa celebrazione per la chiusura della visita pastorale nella Vicaria di San Giacomo della Marca. Ora andiamo in cammino tutti i giorni.”
Dopo la celebrazione, il vescovo Carlo con i presbiteri ed i diaconi ha salutato i presenti nel giardino parrocchiale.
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