In una lettera indirizzata al ministro dell’Interno lettone pubblicata oggi, il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa Dunja Mijatović esprime la sua “preoccupazione per le segnalazioni di rifugiati, richiedenti asilo e migranti a cui è stato violentemente impedito di entrare in Lettonia dalla Bielorussia, detenuti in condizioni disumane nella foresta, negato l’accesso alla procedura di asilo e costretto a firmare dichiarazioni di rimpatrio volontario”.
“Data la gravità delle accuse di cattiva condotta da parte delle guardie di frontiera statali lettoni e delle unità speciali di pattuglia di frontiera”, il commissario CdE “esorta le autorità lettoni a garantire che un’indagine indipendente e approfondita sia condotta il prima possibile, con conseguente piena responsabilità per eventuali abusi che potrebbero essersi verificati”.
“Chiedo inoltre alle autorità lettoni di garantire il pieno accesso alla zona di confine da parte dei rappresentanti della società civile, delle organizzazioni internazionali competenti, come l’Unhcr, e dei media per garantire che un’adeguata assistenza umanitaria e assistenza legale possano essere fornite a tutte le persone in bisogno di aiuto”. Il commissario sottolinea che, “sebbene la Lettonia debba affrontare sfide significative in relazione ai valichi di frontiera irregolari, resta obbligata a proteggere i propri confini in modo da rispettare pienamente i suoi obblighi ai sensi della Convenzione europea dei diritti dell’uomo”.
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