“Questa iniziativa vorrebbe diventare uno ‘spazio di vita’ in cui offrire tempi di riflessione e di coinvolgimento attorno agli sviluppi futuri della missione (evangelizzazione e promozione umana) e al ruolo delle nostre missionarie e dei nostri missionari italiani all’estero, più di 5.000, oggi più che mai protagonisti nella cooperazione internazionale del nostro Paese”. Lo si legge nella presentazione del Festival della Missione che si terrà a Milano dal 29 settembre al 2 ottobre prossimi.
Il Festival, promosso da Missio, Cimi e arcidiocesi di Milano, ha predisposto un articolato programma. Il Festival della missione 2022 “si svolgerà ancora nei ‘solchi’ scavati dalla pandemia” si legge nel sito. “Consapevoli della complessità del tempo che stiamo vivendo, crediamo sia maturo il momento per seminare quella ‘immaginazione creativa’ e quella ‘audacia missionaria’ tante volte evocate da Papa Francesco”. “Per questo siamo ragionevolmente convinti di non dover abbassare la guardia, lasciandoci abbattere o fossilizzare dalla pandemia, ma scegliamo di vivere il FdM come un’opportunità propizia per ‘riprendere fiato’, per ‘dare voce’, per ‘gridare sui tetti’ che Dio è sempre con noi, che ci accompagna nella storia, che custodisce le sue creature e i suoi messaggeri del vangelo e che ama tutti i popoli indistintamente, essendo loro ‘più preziosi della pupilla del suo occhio’”.
Il Festival prenderà avvio giovedì 29 settembre, alle ore 15:30, alle Colonne di San Lorenzo, in corso di Porta ticinese, con “Missio Today”, “uno spazio di riflessione sull’attualità internazionale per andare oltre la rincorsa dell’ultima emergenza”. Guidato da un professionista della radio – Roberto Zichittella – “donne e uomini impegnati nei vari continenti ci costringeranno a soffermare lo sguardo sulle aree meno illuminate del mappamondo dove si giocano le grandi sfide di questo tempo”.