12 villaggi sui grandi temi dell’economia di oggi e di domani. Ad allestirli saranno i giovani di “The Economy of Francesco”, per l’evento in programma ad Assisi dal 22 al 24 settembre, che vedrà la presenza di Papa Francesco nella giornata conclusiva. A raccontarlo, nella conferenza stampa di presentazione in sala stampa vaticana, è stato Tainã Santana, studente di economia del Brasile.

Agricoltura e giustizia; vita e stili di vita; vocation and profit; lavoro e cura; management e dono; finanza e umanità; politiche per la felicità; business e Pace; economia è donna; energia e povertà; imprese in transizione; CO2 della disuguaglianza: questi sono i temi dei villaggi, a cui parteciperanno i giovani di tutto il mondo insieme ad economisti e imprenditori senior che sono stati e saranno presenti con ruolo sussidiario.

Da questo cammino scaturiscono iniziative concrete, segno tangibile dell’anima che si vuole dare all’economia”, ha garantito Tainã, citando come esempio “The Farm of Francesco”: “Nata da nove giovani da otto paesi diversi all’interno del villaggio di agricoltura e giustizia, l’iniziativa ha avuto fin da subito un doppio taglio: globale e locale. Sono partiti condividendo i dolori e le preoccupazioni che riguardano il sistema alimentare nel mondo di oggi, nonché tutte le ingiustizie e sfide sperimentate in questo campo. Così, sono arrivati al sogno di creare una soluzione per trasformare il sistema verso l’ecologia integrale”. Due i progetti pilota avviati finora, in Nigeria e Brasile.

Un altro caso emblematico è il Pacar School Project, in Zambia: “Alcuni dei membri dei villaggi di EoF, convinti che l’educazione sia un elemento cruciale, hanno pensato di offrire corsi di formazione nel campo dell’informatica, in due istituti scolastici locali, che mancavano di elementi necessari al funzionamento”, ha spiegato Tainã. Lo fanno presso due istituti scolastici locali, che mancavano di elementi necessari al funzionamento. Con l’aiuto della comunità di EoF, hanno potuto avviare il progetto: “Il primo passo è stato acquistare i materiali che servivano ed attrezzare le aule e oggi possono offrire i corsi basandosi sulle reti locali delle scuole”.

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