MARCHE – Dopo aver preso pala e mezzi per aiutare i colleghi sotto il fango gli agricoltori marchigiani pigiano sull’acceleratore della solidarietà attraverso i mercati di Campagna Amica dove, a partire dai prossimi giorni, sarà avviata una raccolta di beni di prima necessità per sostenere le famiglie in questo momento di difficoltà nei Comuni colpiti dall’alluvione del 15 settembre. Dalle varie sedi sul territorio e in coordinamento con la Croce Rossa e la Protezione Civile delle Marche nei mercati coperti e non di tutta la regione saranno avviate raccolte di prodotti come scope, scopettoni, palette, secchi per acqua, sacchi della spazzatura, stracci, spugne, scottex, detersivo pavimenti, candeggina, sgrassatori e prodotti per l’igiene personale. I clienti dei mercato potranno portare questi prodotti ai mercati e saranno poi gli uffici di Coldiretti a provvedere alla consegna.
Raccolta al via già da mercoledì al Mercato Dorico di Ancona e al Mercato Coperto di Macerata dalle 8 alle 13.30 per bissare sabato quando sarà attiva anche Pesaro, in via Lombardia dalle 8 alle 13. Ad Ascoli in via Tranquilli e a Fermo in piazza Dante i Mercati saranno operativi già domani, martedì, dalle 8 alle 13. E ancora: Monte Urano (mercoledì e sabato 7.30-12.30) e Porto Sant’Elpidio (giovedi 7.30–12.30). Solidarietà non nuova nei mercati di Campagna Amica. In questi anni, tra Covid e guerra, gli agricoltori hanno raccolto e consegnato oltre 20mila chili di generi alimentari alle famiglie indicati dai servizi sociali dei comuni o dall’associazionismo. Nel frattempo prosegue la conta dei danni con il rischio concreto che non si potranno effettuare le semine autunnali di orzo, avena e grano nei terreni dove si sono accatastati rifiuti di ogni genere e aperte voragini impraticabili anche per i trattori. I danni ammontano a milioni e comprendono, oltre alle colture distrutte, anche serre, impianti di irrigazione, attrezzature, trattori e altri mezzi agricoli e impianti di trasformazione alimentare. Senza contare che il maltempo ha lasciato anche i pozzi per l’acqua pieni di fango, inutilizzabili con le idrovore che non riescono a togliere la melma. “La Coldiretti è impegnata nell’offrire assistenza alle aziende colpite e chiede alle Istituzioni di agire in fretta in questa drammatica situazione di emergenza” afferma Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche nel sottolineare però che “servono fondi e una normativa in deroga per semplificare un carico burocratico che, come è oggi, porterebbe alla paralisi totale e quindi all’abbandono del territorio”.
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