ACQUAVIVA PICENA – Si è conclusa mercoledì 5 ottobre la visita pastorale del vescovo Carlo Bresciani iniziata domenica 2 ottobre nella parrocchia di San Niccolò di Acquaviva Picena, guidata dal parroco don Giuseppe Giudici, coadiuvato dal viceparroco Emil Kisimba e dal diacono Giovanni Maria Bettoni.
In una delle Messe di apertura di domenica 2 ottobre, quella delle ore 18:30, con queste parole il vescovo Bresciani ha inaugurato la sua visita: “Siamo qui per iniziare la visita pastorale, quindi per pregare insieme e fare comunità. La Parola di Dio di oggi ci suggerisce proprio come fare questa cosa, come essere Chiesa. Ad ogni celebrazione noi proclamiamo la Parola in un momento ben preciso, prima dell’Offertorio e prima di ricevere l’Eucaristia. Questo non è un caso, perché prima viene l’ascolto, poi noi rispondiamo con le offerte e quindi siamo pronti alla Comunione. È solo così che diventiamo Chiesa, comunità che cammina insieme. Ecco allora che è molto importante ascoltare la Parola di Dio. Tutti noi possiamo ritrovarci nella richiesta che fanno gli apostoli al Signore: ‘Accresci in noi la fede!’. Tutti, infatti, ne abbiamo bisogno, perché tutti abbiamo dubbi, difficoltà, incertezze, problemi. Gesù risponde e ci indica la strada giusta per essere comunità, per stare bene insieme. Ma non lo fa a gettoni o collegandosi ad una tastiera, come siamo abituati oggi; Gesù, al contrario, ci risponde con una parabola e ci dice che per far crescere la nostra fede dobbiamo imparare a servirci gli uni gli altri, ad ascoltarci, ad avere fiducia e rispetto, ad aiutarci reciprocamente. Non siamo cristiani semplicemente perché veniamo a Messa, ma per come viviamo fuori da queste mura. Qui ascoltiamo la Parola del Signore, ma poi fuori ci rispettiamo? La fede non è un modo di pensare, la fede è un modo di vivere. Non basta dirsi cristiani per essere tali. Il Vangelo di oggi ci dice che accrescere la fede significa accrescere la vita. Dunque, stasera, preghiamo insieme agli apostoli chiedendo al Signore di accrescere la nostra fede, ovvero di renderci buoni imitatori di Gesù, con spirito di forza, carità e prudenza.”
Al termine della Messa, don Giuseppe ha dato il benvenuto ufficiale al vescovo, consegnandogli un piccolo pensiero da parte della comunità, un cesto contenente le primizie del territorio, come simbolo della variegata realtà lavorativa del piccolo ma operoso paese: olio, vino, uva, mele, noci, uova e dolci. Il parroco ha poi illustrato il programma della visita, invitando i fedeli ad approfittare della presenza del vescovo Carlo fino dal 2 fino al 5 ottobre, per incontrarlo ed avere un colloquio con lui.
Queste le parole di Renata Napoletani, segretaria del Consiglio Pastorale Parrocchiale, che ci racconta nel dettaglio i vari momenti vissuti durante la visita pastorale: “Il vescovo Carlo è venuto nella nostra comunità per vivere insieme – come ha detto egli stesso – ‘un tratto della vita di fede e cercare di conoscere e capire questo territorio’. Per tale ragione tanti sono stati quindi gli eventi vissuti insieme. Tutte le Sante Messe festive di domenica 2 ottobre sono state celebrate da Bresciani. In particolare, durante la Celebrazione Eucaristica delle ore 11:00 ha amministrato il Sacramento della Confermazione.
La giornata di lunedì 3 ottobre si è aperta con l’incontro, presso il convento di San Lorenzo, tra il vescovo e i religiosi, i frati agostiniani e le suore del Piccolo Fiore di Betania. Poi, sempre accompagnato dal Parroco, si è recato tra i piccoli della scuola dell’Infanzia, accolto da bimbi sorridenti e festosi che, insieme alle docenti e alla maestra di Religione, hanno espresso con un girotondo canoro la loro gioia per questa gradita presenza. Il pomeriggio è stato dedicato alla visita ad una nota azienda ubicata nella zona industriale nord del paese, come rappresentante del mondo del lavoro. Di seguito c’è stata la visita al domicilio di anziani e malati. Dopo la celebrazione della Messa vespertina, c’è stata la visita al gruppo sportivo di danza “La Koreutica” presso il palazzetto dello Sport. L’insegnante ha avuto premura di presentare la coreografia di un brano tratto da “La ricerca della Felicità”, estratto da uno spettacolo sull’XI canto del Paradiso della Divina Commedia, che rappresenta il matrimonio tra San Francesco e Madonna Povertà. A conclusione della giornata c’è stato un momento di incontro e conoscenza con i nuovi componenti del Consiglio Pastorale Parrocchiale e del Consiglio Parrocchiale Affari Economici. Il vescovo ha ricordato a tutti i presenti la peculiarità di questi organismi, che devono riflettere il loro essere in comunione con le linee di un cammino pastorale fecondo, facendo presente che la disponibilità data per questo servizio va vissuta come arricchimento non solo personale ma riversato verso tutta la comunità, come momento di corresponsabile aiuto al parroco e alla parrocchia. Ha ricordato inoltre che l’operato di un CPAE, che deve affiancare il lavoro del parroco soprattutto per le necessità materiali che inevitabilmente sono presenti in ogni parrocchia, deve avere come obiettivo, sempre, la legalità delle azioni che si accompagnano necessariamente allo svolgersi dell’aspetto amministrativo.
Nella mattinata di martedì 4 ottobre, dopo il tempo dedicato all’ascolto diretto e al colloquio con i parrocchiani, c’è stata la visita ai ragazzi della locale scuola media che, insieme alla docente di Religione, hanno accolto il vescovo e hanno dimostrato il loro entusiasmo per la sua presenza.
Mercoledì 5 ottobre, la visita pastorale ha avuto inizio con il proseguimento dei saluti ai ragazzi di una classe della scuola primaria, i quali hanno avuto un dialogo gioioso con il vescovo, facendolo entusiasmare con i loro spontanei interventi. Di seguito, come nella mattinata precedente, c’è stato il tempo riservato ai colloqui personali con i parrocchiani. Nel primo pomeriggio, fino all’orario della celebrazione della Santa Messa vespertina, il vescovo insieme al parroco ha visitato altri malati ed anziani della parrocchia. L’incontro con loro è stato edificante, poiché da esso è scaturita ‘la consapevolezza che questi parrocchiani, pur se malati o in difficoltà per la loro età, hanno insita la gioia che viene dalla fede’. C’è stato poi l’incontro con tutta l’Amministrazione Comunale, il Sindaco e i Consiglieri presso il Municipio. Infine, in serata, il vescovo ha incontrato in chiesa tutti gli operatori pastorali, i gruppi parrocchiali e chiunque abbia voluto essere presente a questa ultima occasione di incontro, in cui si è parlato del perché siamo Chiesa. Secondo le sue parole, siamo Chiesa perché viviamo attraverso la Parola, che accogliamo: essa è uguale per tutti noi. La ascoltiamo in chiesa, ma non deve rimanere in chiesa. È luce ai nostri passi, deve entrare nella nostra vita, nelle nostre famiglie. Siamo Chiesa insieme, tutti siamo chiamati a costruirla e occorre che ognuno responsabilmente collabori facendo la propria parte, come in famiglia. E nel momento in cui partecipiamo, siamo Chiesa missionaria. La Chiesa ci invita a riscoprire la bellezza di essere figli di Dio, quindi fratelli tra noi. Dobbiamo essere una comunità gioiosa, che sa trasmettere con semplicità, soprattutto ai giovani, la gioia di partecipare ad essere Chiesa.”
“Questa Visita Pastorale – conclude Renata – è stata breve, ma intensa, proprio come l’aveva preannunciata il nostro parroco don Giuseppe, e ha avuto su di noi un duplice effetto: ci ha fatto sentire partecipi della vita parrocchiale e ci ha avvicinati alla dimensione diocesana. La presenza del vescovo Carlo in mezzo a noi, nelle varie realtà di una vita che si svolge nella semplicità di gesti quotidiani, ci ha fatto apprezzare il dono di un Pastore che si muove per conoscere il suo gregge: gli siamo molto grati.”