“Siamo estremamente preoccupati per il susseguirsi di notizie di bambini e adolescenti uccisi, feriti e detenuti fra i disordini pubblici in corso in Iran. I nostri pensieri sono con le famiglie di coloro che sono stati uccisi e feriti, condividiamo il loro dolore. Oltre alle vittime segnalate, molti bambini hanno assistito alle violenze per strada o attraverso i media, cosa che potrebbe avere conseguenze durature sul loro benessere”. È quanto dichiarato da Catherine Russell, Direttore generale dell’Unicef, in merito alle proteste in corso in Iran scoppiate in seguito alla morte della 22enne Mahsa Amini, avvenuta in carcere dopo che era stata arrestata perché non indossava correttamente il velo islamico. “L’Unicef – aggiunge il direttore – chiede di proteggere tutti i bambini da ogni forma di violenza e pericolo, anche durante conflitti o eventi politici. La violenza contro i bambini – da parte di chiunque e in qualsiasi contesto- è indifendibile. Ci uniamo alla richiesta del Segretario Generale delle Nazioni Unite alle autorità di ‘astenersi dall’uso non necessario o sproporzionato della forza’. I bambini e gli adolescenti devono poter esercitare i loro diritti in modo sicuro e pacifico in ogni momento”.
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