ACQUAVIVA PICENA – Con una conferenza stampa presso il Palazzo Comunale, il sindaco di Acquaviva Picena, Sante Infriccioli, insieme all’Assessore al turismo Marianna Spaccasassi, al presidente F.IT.A.ST asd Giuliano Cerioni e ad Antonio Vagnoni presidente Arco – Avis Spinetoli-Pagliare del Tronto, ha annunciato che domenica 23 ottobre ad Acquaviva Picena si svolgerà la gara finale del Campionato Nazionale Tiro con l’arco storico e la premiazione dei migliori arcieri del Campionato F.IT.A.ST. di quest’anno, sempre ad Acquaviva avverrà la premiazione di coloro che hanno gareggiato nella gara acquavivana a settembre. Saranno premiati coloro che hanno disputato almeno otto gare.
Il sindaco Infriccioli ha detto: “Siamo estremamente felici e orgogliosi di ospitare la gara finale del Campionato F.IT.A.ST. e la premiazione dei vincitori del Campionato F.IT.A.ST 2022. Quando ci hanno chiesto se Acquaviva poteva ospitare la gara e la premiazione, non abbiamo esitato un attimo a rispondere di sì, ci siamo subito adoperati per l’accoglienza, devo ammettere che il lavoro più grande lo hanno fatto i due assessori, Spaccasassi e Di Girolamo, a loro va un grande merito. Antonio è già stato tempo fa ad Acquaviva, ha conosciuto bene il luogo ed ora sono tornati per questa importante iniziativa. A settembre c’è stata una grande partecipazione, centocinquantuno iscritti, che sono molti e soprattutto pensando che era la penultima gara, quindi si presume che molti avessero già partecipato ad otto gare, valevoli per la premiazione. Rispetto a settembre le postazioni subiranno delle piccole modifiche: a settembre è stato impiegato tutto il borgo antico, ora si punta a rimanere entro le mura medievali, sempre venti postazioni, ma più vicine, più raccolte attorno alla Fortezza che sarà essa stessa uno dei luoghi che ospiterà una delle postazioni. Un’altra postazione è collocata sulla Terrazza della BCC, colgo l’occasione per ringraziare la Banca del Piceno per l’ospitalità che ci concede e ci ha concesso a settembre. In modo particolare, la postazione sulla Terrazza della BCC, è adeguata per il tiro da trenta metri, una bella distanza”.
L’Assessore Spaccasassi ha detto: “Acquaviva Picena è essa stessa il luogo adatto per iniziative di questo genere, dove il carattere medievale è intrinseco alla manifestazione stessa. Una località come Acquaviva unita ad un tiro con l’arco storico è un qualcosa di veramente meraviglioso, lo abbiamo appurato ampiamente a settembre. Ci sarà il coinvolgimento delle strutture ricettive, attività di ristorazione, insomma il nostro obiettivo come Amministrazione è quello di coinvolgere il più possibile le attività locali, questa collaborazione con la F.IT.A.ST ci permette di realizzare questo nostro desiderio. Ai vincitori saranno consegnati anche i prodotti tipici di Acquaviva: i vini delle cantine Cherri, Cerquaferrata, Terre Cortesi Moncaro e Capecci, le peschette acquavivane dei forni Massicci e Camela”.
Cerioni ha detto: “Ringrazio il sindaco Infriccioli, l’Assessore Spaccasassi e tutta l’Amministrazione. Le nostre iniziative si prefiggono di coinvolgere tutti, dai più piccoli ai più anziani, si crea quell’agonismo bello, sereno, “attrattivo”. In un contesto come la Rocca di Acquaviva non può non crearsi un clima spettacolare inserendo una manifestazione come può essere questa del tiro con l’arco storico. Io personalmente sono rimasto colpito dal luogo e mi fa piacere poter disputare qui la gara finale e la premiazione nazionale, è molto gratificante poter gareggiare all’interno di una Fortezza così bella, così ben curata. Si può iniziare a gareggiare dai sette anni, età riconosciuta a livello nazionale, e non abbiamo limiti per la conclusione del percorso, tra i nostri partecipanti c’è un uomo che ha superato gli ottanta anni di età. I partecipanti sono suddivisi in categorie. L’Accademia nazionale di tiro con l’arco storico, che esiste da vent’anni, è nata per mia volontà, perché io vidi dei maestri insegnare metodologie sbagliate che possono rivelarsi anche molto pericolose, in fondo l’arco è pur sempre un’arma. Volli creare questa Accademia per dare il giusto insegnamento di come si tira con l’arco storico, ora in tutta Italia la F.IT.A.ST ha lo stesso metodo di insegnamento ed è prevista anche la storia del tiro con l’arco e dell’arco stesso. È una disciplina che abbiamo curato bene per dare la giusta informazione.
All’interno dei campi ci sono tre persone, accuratamente selezionate e preparate, che fungono da addetti alla sicurezza, più un giudice di campo, attualmente siamo quattordici, me compreso. Io tengo molto alla formazione degli arcieri. I bersagli per le gare sono disegnati, alcuni sembrano vere e proprie opere d’arte. All’interno dei bersagli ho inserito dei fili di ferro, così da agevolare l’assegnazione dei punti, perché la freccia o si inserisce al di qua del filo di ferro o al di là, se la freccia dovesse rimbalzare al contatto con il filo di ferro all’arciere è permesso di poter ritirare”. Vagnoni ha detto: “Prima di ogni gara viene sempre effettuato il sopralluogo e i controlli.
La particolarità del tiro è che non è sempre richiesto di colpire il centro del bersaglio, ma a seconda della postazione e del bersaglio può essere richiesto di centrare un pendolo oppure di colpire una serie di punti che vanno a creare un disegno, ma ci sono molte altre tipologie. Non ci sono limiti di età, finché si è stimolati e felici di partecipare si può partecipare, tra i più piccoli ci sono già delle promesse, alcuni sono veramente molto bravi, le donne gareggiano proprio come gli uomini, perché non occorre una grande forza per il tiro con l’arco, occorre invece la precisione nel tiro. Un’altra particolarità è l’abbigliamento, si gareggia in costume medievale, questo rende l’evento ancora più suggestivo e incantevole”.