Il grande afflusso di visitatori di queste settimane, seguito al rientro dei pellegrini del “Progetto Antonio 20-22” di domenica 9 ottobre, ha spinto gli organizzatori a prorogare la mostra d’arte “La voce e il miracolo – Espressioni del contemporaneo” allestita in Sala dello Studio Teologico nella Basilica del Santo (ingresso dal Chiostro della Magnolia), a Padova.

L’esposizione inaugurata il 9 ottobre resterà quindi visitabile fino al 1° novembre compreso, tutti i giorni dalle 15.30 alle 19 e sabato anche dalle 10 alle 12.30. L’ingresso è libero.
Curata da suor Maria Gloria Riva, la mostra dell’associazione culturale Di.Segno di Padova, in collaborazione con il progetto “Antonio 20-22” e il “Messaggero di sant’Antonio”, attraverso le opere di ventisette artisti italiani si propone di provocare la riflessione e ripensare nell’oggi le figure dei santi Antonio e Francesco. Il catalogo dell’esposizione, dal titolo omonimo pubblicato per i tipi delle Edizioni Messaggero Padova, è disponibile in loco, dal sito dell’editore www.edizionimessaggero.it e su ordinazione a emp@santantonio.org.
L’esposizione allestita a Padova per la fine del triennio di ottocentenari antoniani (1220 la vocazione francescana di Antonio; 1221 il suo naufragio sulle coste di Capo Milazzo; 1222 la sua prima e straordinaria predica a Forlì) è arricchita dalla croce del naufragio “Voca me” dell’artista milazzese Mariagrazia Toto e dalla mostra fotografica “Abbrivio” di Antonio La Malfa, che ha documentato le fasi di costruzione della croce e la Rievocazione del naufragio di sant’Antonio del 27 marzo 2021.
Lunga 4 metri, la croce “Voca me” è stata realizzata con i legni delle imbarcazioni naufragate negli ultimi anni nello Stretto di Sicilia e inaugurata nel braccio di mare di Capo Milazzo, prospiciente il santuario rupestre di Sant’Antonio, il 27 marzo dello scorso anno, durante la rievocazione del naufragio di sant’Antonio. Il 9 ottobre è stata portata a spalla dai camminatori nell’ultimo tratto del cammino di “Antonio 20-22”, ovvero da Prato della Valle fino al presbiterio del Santo, per la messa conclusiva dell’intero progetto. Quindi è stata collocata nella sala espositiva.
Nei mesi scorsi l’esposizione era diventata itinerante, toccando nell’ambito del progetto “Antonio 20-22” alcune località interessate dalla staffetta di pellegrini, che hanno ripercorso a piedi i passi di Antonio dalla Sicilia al Veneto con una reliquia del Santo in uno speciale zaino reliquiario. Un cammino di ben 1.800 chilometri totali, per quasi 103 giorni di impegno, 9 regioni e 42 diocesi attraversate, conclusosi a Padova domenica 9 ottobre.
Il “Progetto Antonio 20-22” è stato promosso dai Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova in occasione degli ottocentenari antoniani, che ha visto collaborare insieme laici e religiosi delle principali realtà della famiglia antoniana: Pontificia Basilica di S. Antonio a Padova, Messaggero di sant’Antonio, Il Cammino di Sant’Antonio, Associazione Cammino di S. Antonio, Centro Francescano Giovani – Nord Italia, Peregrinatio Antoniana, Caritas Sant’Antonio.

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