Avvinamenti Gastronomici
Tutto nasce con Guido Cocci Grifoni, padre di Paola e Marilena, enologa e responsabile della cantina la prima, direttrice del commerciale Italia ed estero la seconda. Guido aveva un sogno, che a giudicare da come mi hanno descritto la sua personalità, ci ha messo un istante a passare dallo stato effimero di sogno alla concretezza di un progetto: creare un grande vino bianco nel Piceno, allora terra di rossi. Guido era un pioniere e come tutti i pionieri vantava due doti che insieme possono creare la meraviglia e lo stupore, possono cambiare le cose e lasciare un segno indelebile nel tempo, ovvero la consapevolezza e la sicurezza nelle proprie idee ed una buona dose di coraggio che gli permise di prendersi quei rischi senza i quali, oggi, il Pecorino, così come lo conosciamo, non esisterebbe. Il bello del Piceno è che basta poco per rendersi conto di quanto sia speciale questo luogo, immerso in un contesto unico, fra mari e monti, povero di grandi opere viarie, scevro di una civilizzazione spinta e dannosa per gli occhi, per l’anima, ma anche e soprattutto per il calice. Qui si producono le DOC Rosso Piceno, Rosso Piceno Superiore, Falerio e Terre di Offida, quest’ultima con le tipologie Passerina spumante, vinsanto e passito. Qui è stato identificato anche un terroir di vini DOCG Offida che comprende tre tipologie: Offida Rosso, Offida Passerina e Offida Pecorino. Denominazioni che rappresentano una storia che parla di terroir ed ancor più di persone e famiglie che hanno visto nell’agricoltura e nella viticoltura una filosofia di vita che trascende il tempo, incondizionata dalle mode e dai trend, una visione che ha “trattenuto” sul territorio famiglie come quella di Cocci Grifoni, che fanno grande questo territorio e lo mantengono integro e vitale. Ai vertici della Tenuta oggi troviamo la quarta generazione al femminile della famiglia Cocci Grifoni: Diana, Marilena e Paola, coadiuvate dalla quinta Generazione Marta. La vecchia casa di famiglia è oggi diventata la Dimora di Campagna Relais Cocci Grifoni, ossia la struttura dedicata all’accoglienza, dotata di due appartamenti per gli ospiti. La Dimora si trova vicinissima alla Cantina ed alla Terrazza Panoramica della Tenuta. In un’epoca in cui il settore agricolo risente più che mai dei problemi causati dai cambiamenti climatici o dallo sfruttamento di terreni e animali, la risposta della Tenuta Cocci Grifoni è un approccio etico. L’obiettivo? Coltivare materie prime sicure, sane e sostenibili nel rispetto della natura ma senza dire no a scienza e tecnologia. La loro cura va oltre le viti piantate nel suolo: solo il 50% é destinato a vigneto, il 7% ad oliveto e il 12% a cereali. Gran parte della terra è lasciata libera per la conservazione dell’habitat naturale e per il ripopolamento della flora e della fauna selvatiche. Aumentano le sostanze organiche del terreno con tecniche di inerbimento naturali. Hanno lasciato crescere boschi naturali intorno alle vigne per il ripopolamento degli insetti utili al ciclo biologico delle uve ed il passaggio degli animali selvatici. Proteggono le rondini che nidificano nella cantina da 46 anni. Conservano intatti i calanchi calcarei, guardiani dei fossati, senza disboscarne o cementificarne i naturali pendii per favorire il ciclo biologico delle acque piovane. Impiegano solo sistemi di irrigazione a goccia e solo quando ciò si rende strettamente necessario nei periodi di grande siccità. Utilizzano materiali poco impattanti, come legno e vetro. Sostenibilità sentita anche verso la comunità. “L’obiettivo che l’azienda si è posta nell’ultimo triennio è cercare di introdurre all’interno dell’azienda talenti giovani, freschi e che abbiano interesse a cimentarsi in questi ambiti. Costruire un progetto di resilienza è impegnativo e di grande educazione per i giovani”.