GROTTAMMARE – “Abbiamo celebrato la Messa nella cattedrale più bella del mondo, con un soffitto meraviglioso, più bello e prezioso di quello affrescato da Michelangelo, ovvero la volta celeste che nostro Signore ci ha donato.” È con queste parole che Mons. Vincenzo Catani ha concluso la Santa Messa celebrata sabato 22 ottobre, alle ore 16:30, presso il piazzale antistante i locali della Fondazione Anffas Grottammare, in presenza di numerosi disabili, operatori ed impiegati della struttura, oltre a molti altri disabili che, pur non risiedendo in maniera stabile nei locali dell’ente, usufruiscono comunque dei servizi erogati. In prima fila i dirigenti: Gabriella Ceneri e Giuseppina Massicci, rispettivamente Presidente e Vicepresidente della Fondazione, e Maria Lauri, Consigliere Regionale Anffas e Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale locale, costituita dalle famiglie dei disabili. Presente, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Grottammare, il Consigliere Stefano Novelli.
“Il Vangelo di oggi ci insegna tantissimo – ha detto don Catani – le due figure del fariseo e del pubblicano, infatti, ci assomigliano tanto. Il primo ringrazia il Signore per essere migliore dell’altro; il secondo, invece, si riconosce peccatore e si batte il petto. Il primo è superbo, si alza da terra e sta sopra; il secondo è umile, resta a terra e sta quindi sotto. Però quest’ultimo va a casa perdonato. Allora mettiamoci in discussione e chiediamoci: Nel rapporto con gli altri come sono? Quando sto per andare a pregare e penso che il fratello ce l’abbia con me, non sarebbe meglio andare prima a riappacificarmi con il fratello e poi tornare a pregare? Questo passo ci ricorda quanto sia difficile metterci in relazione con gli altri, ovvero con Dio e con il nostro prossimo. Con Dio è difficile perché non lo vediamo, non possiamo parlarci come facciamo con una persona in carne ed ossa e spesso il rapporto è conflittuale. Con l’altro il rapporto è difficile perché l’altro mi pesta i piedi, mi toglie spazio ed, essendomi vicino, è più complesso amarlo. Anche questo in cui stiamo è un luogo in cui si impara a mettersi in relazione e in accordo con gli altri, affinché si faccia comunità e ci si senta tali. Preghiamo allora il Signore, affinché ci aiuti a costruire relazioni autentiche e soddisfacenti.”
Al termine della celebrazione, la Presidente Ceneri ha salutato tutti i presenti ed in particolare le autorità civili: “Prima di rendervi partecipi di alcuni miei pensieri, vorrei invitare a dire due parole il rappresentante dell’Amministrazione Comunale qui presente, ringraziandolo per l’attenzione che sempre nutre nei nostri confronti.”
Il Consigliere Novelli, chiamato in causa, ha prima salutato la platea presente e poi ha affermato: “Ringrazio don Vincenzo per le parole intense che hanno animato l’omelia che ha pronunciato e che avevano a che fare con un sostantivo che è stato pronunciato anche dalla Presidente Ceneri poco fa: comunità, il saper fare comunità, il rapporto tra il luogo e chi lo abita, tra civis e urbs. In questo caso una parte della città, una narrazione potente che risale a trent’anni fa, che è stata rinvigorita quindici anni fa, quando questo edificio è stato inaugurato, che rende evidente l’opera della Presidente Emerita – credo sia adatto questo appellativo – Maria Lauri, che ha animato questa esperienza e l’ha resa così straordinariamente identitaria. Le parole di don Vincenzo mi hanno riportato alla mente il filosofo Martin Heidegger: parafrasando la sua idea di spazio, io credo che l’Anffas di Grottammare rappresenti un luogo in cui la vita e le cose necessarie alla vita possano essere raccolte e prendere un senso, stabilendo una relazione virtuosa, potente e straordinariamente esemplare, tra coloro i quali hanno assicurato l’assistenza e coloro che ne hanno beneficiato: le lavoratrici e i lavoratori di questo luogo e i familiari che hanno riposto fiducia in questo luogo. Grazie a tutti coloro che hanno reso questa esperienza esemplare e rappresentativa di ciò che la città di Grottammare ha promosso nel corso di questi anni. In questo tempo, in cui si consumano sempre più spesso lacerazioni, tensioni e divisioni profonde, un disegno solidaristico come quello che si rappresenta in questo luogo, è realmente un’occasione preziosa da tutelare, una provvidenza di tutela offerta a garanzia di tutti.”
La Presidente Ceneri ha poi ripreso la parola per fare alcuni ringraziamenti: “Prima di tutto vorrei ringraziare don Vincenzo per le parole di incoraggiamento e per averci fatto sentire una comunità: questo per noi significa moltissimo. Poi desidero ringraziare la Presidente Maria Lauri e i suoi collaboratori per il lavoro compiuto in questi anni, quasi 30, di attività associativa, un gruppo di famiglie di ragazzi con disabilità, che sono state in grado di fare la differenza, per tante altre famiglie che non trovavano risposte al loro bisogno di essere aiutati con servizi adeguati. Sappiamo che la scuola accompagna in modo inclusivo i ragazzi, ma spesso, terminato il ciclo scolastico, per molti in passato non c’era niente, dal punto di vista della socialità e dell’inclusività. La nostra realtà è servita a colmare questo vuoto. Voglio inoltre fare le congratulazioni a Maria per l’elezione a Consigliere Anffas Marche, in rappresentanza del territorio piceno.”
“Come CDA abbiamo voluto fortemente questo evento – ha proseguito la Presidente Ceneri – per festeggiare insieme a tutti i dipendenti e celebrare con loro un importante obiettivo gestionale, l’acquisizione del personale dalle Cooperative impiegato nei servizi della Fondazione. Tale risultato ha richiesto la collaborazione di tante persone che oggi intendo ringraziare: la dott.ssa Giulia Liboni, nostra commercialista; il dott. Carlo Cantalamessa e il rag. Antonio Di Luigi, nostro consulente del lavoro; i nostri direttori dott. Maurizio Moretti e dott. Antonio Franceschi ed il direttore sanitario dott. Maurizio Sebastiani; i dipendenti tutti e i sindacati. Voglio in modo particolare ringraziare Maria Lauri, non solo perché ha permesso la realizzazione di tale operazione, in qualità di presidente delle cooperative , ma soprattutto perché è stata lei la fondatrice dell’associazione di Famiglie e, in quasi trent’anni di impegno, con il sostegno della rete Anffas, ha dato vita ai servizi per persone con disabilità che oggi vediamo presenti in questo stabile ed anche in altre strutture.”
“Il nostro incontro – ha concluso la presidente Ceneri – si svolge nella giornata in cui dalle maestranze sindacali è stata organizzata una manifestazione a Roma, richiamando l’attenzione, oggi, sulla salute e sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Su questo fronte vi assicuro l’impegno della Fondazione, con l’uso di dispositivi, adozione di regolamenti e soprattutto con l’attivazione di corsi di formazione e aggiornamento sulle procedure, che saranno individuati dal nostro direttore sanitario, di concerto con il nostro responsabile della sicurezza, nel rispetto delle leggi 231 e 81. Vogliamo anche alleggerire il carico del lavoro da voi svolto, che sappiamo essere particolarmente gravoso per alcuni in relazione a ruolo e mansioni, in alcuni momenti , di fronte a situazioni di particolare problematicità, date dalle patologie di cui soffrono alcune persone delle quali ci occupiamo. Per questo il CDA ha varato, su mia proposta, nel corso della nostra ultima seduta, un progetto benessere, di prevenzione del burn-out, che è un rischio cui potreste andare incontro. Benessere fisico, che vogliamo offrirvi aprendo i corsi di ginnastica organizzati nella nostra palestra anche a voi dipendenti. Benessere psicologico, che vogliamo favorire con la supervisione degli incontri di equipe, che sarà affidata alla dott.ssa Collina. Vogliamo anche considerare le vostre competenze di formazione o di lavoro, per poter valorizzare il reale apporto che siete in grado di dare alla nostra realtà. E soprattutto vogliamo che per voi dipendenti la Fondazione Anfass diventi non solo un luogo di lavoro più sicuro, più piacevole, nel quale poter crescere anche professionalmente, ma anche un contesto comunitario di cui tutti possiamo sentirci parte: vogliamo promuovere occasioni per momenti ludici o sociali in cui possiamo incontrarci, conoscerci come persone e fare amicizia, proprio come stiamo facendo oggi.”
Il pomeriggio si è concluso con un momento di convivialità, durante il quale i presenti hanno gustato un buon aperitivo sotto al gazebo del giardino e brindato ad un futuro che sembra già un po’ più roseo.