Gemma Testa afferma: “Mia zia stava bene, dal 2019 si trovava al centro Primavera perché aveva perso la casa a causa del terremoto, da agosto 2016 a giugno 2019 era in affitto, poi ha avuto un infarto e non poteva più stare da sola.
Il Centro Primavera è una struttura tipo casa/albergo, è veramente un bel posto. Il primo anno, per Natale è stata un po’ a casa con noi, ma aveva voglia di tornare al Centro perché ormai la sentiva come casa sua, si sentiva in famiglia.
Al Centro Primavera sono stati molto attenti, anche durante l’emergenza covid. Quando mia zia ha contratto il covid l’abbiamo dovuta portare in ospedale. Ha vissuto un brutto momento.
Zia Giulia Testa dal covid era guarita, ma i polmoni erano compromessi. È stata portata in diverse strutture e infine all’Hospice di San Benedetto del Tronto, non ci avevano nemmeno consultati e io non ero tanto fiduciosa; invece, la dottoressa D’Angelo ci rassicuro e ci disse che si sarebbe trovata bene.
È stato così, l’Hospice per me è come un albergo di lusso, dove noi potevamo andare sempre, dove zia poteva richiedere quello che voleva, era ben curata e ben accudita. Io ci tengo a comunicare questo perché ho paura che queste strutture vengano eliminate perché considerate troppo costose. Questo non deve accadere”.
Gemma Testa conclude: “In ricordo di mia zia e in segno di riconoscenza verso il Centro Primavera, abbiamo pensato di fare un piccolo dono a tutti gli ospiti presenti. Abbiamo donato un televisore così dà arricchire i momenti di svago per gli anziani.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti, nella speranza che gli anziani siano sempre ben accuditi”