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Il teologo risponde: Cosa dice la Chiesa sull’esistenza degli Angeli custodi?

Paolo Morocutti

Nel Catechismo della Chiesa cattolica viene affermato con chiarezza che “l’esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di fede” (n. 328). Su questo tema la testimonianza della Sacra Scrittura è tanto chiara quanto l’unanimità della Tradizione. San Tommaso D’Aquino, a tale proposito, insegna: “nel tortuoso percorso della vita ad ogni uomo viene assegnata una guida, un sostegno direttamente dal Creatore stesso”. Anche la tradizione della Chiesa è unanime nell’affermare che agli uomini sono assegnati degli Angeli quali custodi e guide nel conoscere e nell’operare. Questo provvidenziale soccorso, invisibile, è necessario, perché l’uomo, pur avendo iscritta nel cuore la legge naturale, spesso si inganna nell’applicare i principi generali alle azioni particolari. A causa delle passioni che lo spingono al peccato, può, con il suo libero arbitrio, evitare il male solo in parte e, quindi, deviare dal bene. La custodia angelica, tuttavia, non impedisce le libere decisioni della volontà umana, che, come può discostarsi dalla legge naturale, così può rifiutare le ispirazioni dell’Angelo. L’uomo a differenza delle altre creature è un individuo particolare: ha un’anima razionale, immortale.

La custodia angelica rientra nell’esecuzione della Provvidenza Divina a suo riguardo. Perciò ciascuno è affidato da Dio a un particolare Angelo Custode. Ogni uomo, nel faticoso cammino della vita verso la patria del Cielo, incontra molti pericoli. Per superarli ha bisogno di una guida, di un sostegno, di un soccorritore. Dio, perciò, affida tutti quanti gli uomini alla custodia degli Angeli. Nel Catechismo, infatti, leggiamo: “dal suo inizio fino all’ora della morte, la vita umana è circondata dalla loro protezione e dalla loro intercessione”. Molti scrittori e Padri della Chiesa, come Agostino, Tertulliano, Ambrogio, Giovanni Crisostomo, Girolamo e Gregorio di Nissa, hanno affermato che ciascun essere umano è dotato di un proprio angelo. Questa affermazione si fonda sulla Bibbia, dove questo rifermento è esplicito. Dio, nell’Esodo (23, 20) dice: “Ecco, io mando un Angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato”, parole ripetute nel Salmo (91, 11): “Egli per te darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie”. Celebri sono le affermazioni di San Basilio Magno: “Ogni fedele ha al suo fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita” e di San Girolamo: “l’Angelo Custode presiede alle orazioni dei fedeli, offrendole a Dio per mezzo di Cristo, come nostra guida, egli sollecita Dio a proteggerci dai pericoli e a condurci alla beatitudine, egli è come uno scudo che ci avvolge e protegge; egli è un precettore che ci insegna ad osservare il culto e ad adorare; la nostra dignità è maggiore, perché abbiamo, fin dalla nascita, un angelo protettore”.

Papa Francesco nell’omelia della Messa mattutina a Casa Santa Marta, nel giorno in cui la Chiesa celebra la memoria dei Santi Angeli Custodi completa il quadro con queste semplici e illuminate parole: “L’angelo custode esiste, non è una dottrina fantasiosa, ma un compagno che Dio ci ha posto accanto nel cammino della nostra vita, egli esiste, ascoltiamolo”.

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