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FOTO Rotella, tanti bambini a salutare il vescovo; Bresciani: “Con la perseveranza salveremo la nostra vita”

ROTELLA – Si è conclusa sabato 12 novembre la visita pastorale del vescovo Carlo Bresciani nella parrocchia San Lorenzo di Rotella. La comunità, guidata dall’amministratore parrocchiale don Vittorio Cinti, ha ricevuto Bresciani nei giorni 10, 11 e 12 novembre.

Queste le parole del vescovo durante l’omelia della Messa delle ore 18:00 di sabato 12 novembre che ha visto la partecipazione di molti bambini e ragazzi del catechismo: “Con questa celebrazione si conclude la visita pastorale nella vostra comunità. Abbiamo fatto molte cose insieme in questi giorni: il vescovo, infatti, viene per incontrare le persone e per ascoltare insieme la Parola del Signore, una Parola che guida e sorregge la nostra vita. Voi, ragazzi, avete letto in anticipo le letture di questa giornata, le avete meditate e avete capito che cosa vogliono dire. Siete stati bravissimi anche a scrivere le introduzioni alle varie letture e a lavorarci sopra. Ora anche noi adulti cerchiamo di comprendere meglio il significato della Parola odierna per vedere cosa dice alla nostra vita: la Parola del Signore, infatti, non ci racconta storie e non delude mai. Stasera in particolare questa Parola sembra dura perché ci dice che la vita non sempre è facile. Gesù, infatti, non si presenta come un imbonitore delle folle, bensì parla anche delle difficoltà che la vita a volte ci riserva. Dunque la domanda che ci facciamo oggi noi è: ‘Come affrontiamo queste difficoltà?’ Certamente non con la superbia: nella prima lettura, infatti, ci viene detto che i superbi sono come paglia. Anche noi a volte siamo presi dalla tentazione di dire: ‘Io non ho bisogno di nessuno’ o ‘Io faccio da solo’. Noi cristiani non possiamo dire questo, perché Gesù ci dice che dobbiamo camminare insieme. Non possiamo certamente affrontare la nostra vita neanche stando con le mani in mano, come ci ricorda la seconda lettura in cui Gesù ci dice che la vita va affrontata con impegno: mamma e papà lavorano per far sì che voi, ragazzi, possiate mangiare, studiare, vestire. Anche voi dovete prendere esempio da mamma e papà e non dire: ‘Ora non studio, tanto poi ci sono mamma e papà che mi danno una mano’. Questo impegno non riguarda solo la nostra vita personale, bensì anche la vita della comunità. Noi cristiani, infatti, non possiamo stare a guardare e dire che tocca sempre agli altri, al prete, al catechista. L’impegno di cui ci parla la Parola di oggi significa anche dare ordine alla nostra vita, organizzando il tempo per studiare, mangiare, divertirci, stare insieme con gli altri. Certamente non dobbiamo affrontare la nostra vita con ansietà, senza dormirci sopra! Ma non possiamo neanche dire che non tocca mai a noi, perché questo atteggiamento può far vivere una vita sbagliata o addirittura distruggere una comunità. La Parola di oggi ci dice anche che non si può affrontare la vita pensando solo al passato e a quanto di bello è stato fatto, restandone prigionieri: questa ricchezza che la nostra Chiesa possiede va conservata e questa fede va tenuta viva nelle nostre famiglie, oltre che nelle nostre chiese. Infine non dobbiamo certamente affrontare la vita andando dietro alle promesse fatue, a chi ci dice falsità. Non lasciamo ingannare.”

Come possiamo allora far diventare la Parola di Dio una Parola che alimenta la nostra vita? – Ha proseguito il vescovo Bresciani – Con la perseveranza, ovvero con quella capacità di non disperdere le cose importanti nella nostra vita. Solo se saremo perseveranti, supereremo tutto – ci dice Gesù. Quante volte, di fronte ai problemi, tutto crolla: non resta che pietra su pietra. Invece con la nostra perseveranza salveremo la nostra vita. Chiediamoci allora che cosa, con la nostra perseveranza, vogliamo costruire nel presente, mettendo anche le basi per il futuro. Ecco perché abbiamo bisogno di trovarci insieme la domenica: per pregare il Signore affinché ci aiuti a realizzare questo cammino che ci porterà ad un futuro di grazia. Se seguiamo questa Parola, quel bene che il Signore ha riservato per noi, sarà certamente nostro.”

Al termine dei riti di comunione, don Vittorio Cinti ha ringraziato il vescovo Carlo Bresciani per i bei giorni trascorsi insieme e ha presentato i doni che alcuni rappresentanti della comunità hanno portato a Bresciani il quale ha contraccambiato lasciando un calice alla parrocchia. I fedeli presenti hanno salutato il vescovo con un grande applauso e con la promessa di rivedersi al più presto.

Carletta Di Blasio: