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Alla scoperta dei vini naturali di Roberto Capecci

Avvinamenti Gastronomici

ACQUAVIVA PICENA – Il comune di Acquaviva Picena è posto ad un’altitudine 359 m s.l.m., altezza interessante per le escursioni termiche fondamentale per garantire un buon sviluppo di sostanze aromatiche. Come in tutta Italia, anche la vitivinicoltura occupa una posizione di prestigio tra le attività agricolturali della regione ed i vini prodotti nella provincia di sono noti per la loro originalità e qualità. La cultura della vite è stata da sempre presente nel territorio di Acquaviva Picena e negli anni 70/80 inizia una vera e propria specializzazione con la nascita delle prime DOC. Negli ultimi decenni la fisionomia dei vigneti e del territorio è molto cambiata. Nelle cantine generalmente si “costruisce” il gusto dei vini con una serie di azioni legate all’enologia moderna. L’azienda Roberto Capecci, ha origini dal 1963 rappresentando la terza generazione di produttori, avvicinandosi il piú possibile alle sensazioni perfette della natura. Roberto amante indiscusso del suo lavoro e del vino, dopo aver imparato il lavoro dal padre e dal nonno, decide di cimentarsi ad un nuovo progetto, il suo. E’ così che iniziano i suoi studi per rendere ciò che lui definisce il nettare degli dei il più vicino alla natura. Secondo lui l’enologia si è persa negli ultimi anni inseguendo troppo il mercato e le sue regole che parlano di profitto e produzione. L’ottimizzazione dei costi, l’aggredire i mercati e produrre inseguendo il gusto internazionale per avere una migliore vendita hanno preso il posto delle emozioni. Il rapporto tra uomo e natura si è incrinato ma fortunatamente non perso. Segue molto le indicazioni di colui che reputa il suo mentore, Nicholas Joly, regalandoci uno dei suoi aneddoti sul vino… “Noi non vogliamo un vino perfetto, fatto con tecnologie drastiche che distruggono l’originalità delle denominazioni. Noi vogliamo un vino che sia una musica, che crei un’emozione, che parli! Il suo discorso può essere elegante o rude, ma l’importante è che qualcuno sia in quella bottiglia!”
I vini Capecci senza principalmente senza solfiti aggiunti, in alcuni casi contengono una quantità moderata di solfiti ma non vengono utilizzati in alcun caso  una serie di additivi che il mondo del biologico prevede. Il pensiero di Roberto Capecci è che il vino troverà la sua stabilità con il passare del tempo. Verrà lasciato maturare in barriques o in botti d’acciaio e si affinerà per naturale decantazione. L’imbottigliamento stesso è un metodo di conservazione del vino. Non serve altro. Ed in bottiglia il vino si prepara per il suo ultimo viaggio. Si affinerà e sarà proposto solo quando sarà il tempo giusto. Il tempo. Magari un paio di anni, magari sette come i nostri “vini archivio”, magari di meno….
Nella selezione dei vini, quattro sono gli indirizzi che Roberto ha voluto dare ai suoi prodotti: Senza Solfiti con Nudo, Sophie, Anima e Luce Luna; Legni con Fides, Candido rosa ed in archivio 100 Lune; Giare con Lucifero e Donna Lina; ed infine Spumanti con Petra Cernà e Petra Rosè. Non ci resta che scoprire il territorio le vigne e questo nuovo metodo di degustare i vini… naturali!

Stefano Nico: