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FOTO Festa del Patrono san Nicolò, Vescovo Bresciani: “Gli aspetti della vita di san Nicolò, sono sempre attuali”

ACQUAVIVA PICENA – Ad Acquaviva Picena lunedì 5 dicembre e martedì 6 dicembre, sono state celebrate due sante Messe in onore del patrono san Nicolò. La Messa vespertina del 5 dicembre è stata presieduta dal vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto delle Marche, Sua Eccellenza Monsignor Carlo Bresciani, la Messa del 6 dicembre è stata celebrata dal vicario della Diocesi don Patrizio Spina.
Nell’omelia, il vescovo Bresciani ha detto: “State celebrando con solennità ed entusiasmo, come è giusto, il vostro patrono san Nicolò. Prendete san Nicolò come un modello, come modello a cui ispirarsi perché il santo è un modello di vita di fede autentico, che la Chiesa ci presenta proclamandolo santo e riconoscendolo, in modo autorevole, come un modello che merita di essere imitato”.

Il Vescovo dopo aver commentato le letture ha concluso: “Carissimi, ci sono alcuni aspetti che noi contempliamo nella vita di Nicolò, questi sono aspetti che hanno il sapore di eternità, aspetti che valgono per sempre, non è vero che sono aspetti che valgono soltanto per “ieri”, non è vero che i tempi sono cambiati e dobbiamo fare qualcos’altro.

Che cos’altro possiamo fare se non costruire il bene, le relazioni positive, capirci sempre di più e aiutare chi è nel bisogno come ha fatto san Nicolò? Questa è la strada che ci ha insegnato Gesù, questa è la strada che hanno percorso i santi e che ci accompagnano a percorrerla anche noi”.
Al termine della Celebrazione Eucaristica il sindaco di Acquaviva Picena, Sante Infriccioli, ha consegnato simbolicamente le chiavi della città al santo Patrono. Al centro della pizza, di fronte la chiesa, è stato acceso un falò, in dialetto acquavivano “fochera” in onore di san Nicolò, il vescovo Monsignore Bresciani ha benedetto il paese con il busto del santo.

L’Associazione San Lorenzo ha gentilmente offerto vin brulé, fave cotte, panini con la salsiccia e spiedini.

Patrizia Neroni: