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FOTO San Benedetto ha onorato il voto alla Madonna Immacolata

DIOCESI – Centinaia e centinaia di fedeli hanno preso parte giovedì 8 dicembre alle celebrazioni in onore della Immacolata Concezione, tenendo fede a una promessa che dal 1855 si perpetua ogni anno. Il Vescovo Carlo Bresciani ha presieduto alle ore 17.00 la Santa Messa.

Nella sua omelia, il Vescovo Carlo ha affermato: “Per noi fedeli di san Benedetto l’odierna festa dell’Immacolata ha un duplice significato: quello della venerazione di Maria Immacolata che accomuna tutto il popolo cattolico, e quello del rinnovamento del voto fatto dalla cittadinanza nel lontano 1855 onde essere liberati dal colera che mieteva molte vittime tra la popolazione. Voto che è stato mantenuto con fedeltà, e molto lodevolmente, per tutto questo tempo.
L’Immacolata ci presenta il rovesciamento radicale della logica che ha guidato Eva, quella logica che la prima lettura della liturgia odierna ci ha nuovamente presentato. La logica di Eva era dominata dalla chiusura egoistica, chiusura che ha portato anche al rifiuto di Dio, pretendendo di potersi sostituire a lui nel giudicare del bene e del male. Logica illusoria, manifestatasi molto presto falsa e quanto mai dannosa per sé e per Adamo, suo malgrado coinvolto nella stessa logica. Quella di Eva è la logica che pretende di poter decidere autonomamente ciò che è bene e ciò che è male, solo perché così si vuole, solo perché così si decide. La realtà del bene e del male non dipende soltanto dalle nostre decisioni: non basta che noi di nostra volontà decidiamo che una tal cosa sia bene, perché lo sia effettivamente. Possiamo scegliere questo o quello, è vero, ma non possiamo decidere che quello che scegliamo sia bene solo perché lo scegliamo noi e perché noi vogliamo che sia così. Questo è l’eterno delirio dell’onnipotenza della libertà umana che tanti dolori ha portato all’umanità. È l’illusione di aver trovato il frutto che dona l’onnipotenza divina, ma si tratta di un frutto che avvelena la vita.
Infatti, Eva ed Adamo hanno deciso di voler essere come Dio, di essere i giudici ultimi di ciò che è bene e di ciò che è male. In realtà così non è stato, tutt’altro: hanno immediatamente scoperto di essere non solo contro Dio, ma l’una contro l’altro, divisi da accuse reciproche con tutto quello che di negativo ne è seguito. È così che il male è effettivamente entrato nella loro vita. É così che il male entra nel mondo.
La logica di Eva ammorba tutt’ora uomini e donne che si illudono che la loro libertà sia superiore a qualsiasi criterio di bene e di male e che il bene o il male possa essere deciso solo attraverso decisioni soggettive o a maggioranza, vale a dire che tutto dipenda solo dalla volontà umana. Tutto ciò allontana dalla realtà che non può mai essere costruita solo sul nostro desiderio, ma ci impone una obbedienza senza della quale distruggiamo noi stessi e le relazioni fondamentali nelle quali siamo immersi. Non possiamo giocare ad essere Dio e, se lo facciamo, non ci troveremo in Paradiso, ma scacciati anche dal paradiso terreste: vale adire renderemo la nostra vita più difficile per noi e per gli altri.
Quanto male continua a dilagare nel mondo su questa logica di Adamo ed Eva! Quando ne prenderemo veramente coscienza? Quante vite rovinate di giovani e adulti, quanta inutile e drammatica conflittualità tra uomini e donne pervade il nostro contesto a partire da questa logica perversa!
Maria Immacolata ci presenta una logica molto diversa, opposta a quella di Adamo ed Eva: Maria non pretende di essere come Dio, non pretende di essere all’origine del bene e del male, ma si pensa serva del bene e nemica del male e in tal modo non solo non rompe la relazione con Dio, ma neppure con tutta l’umanità alla quale non dona divisione, ma amore e dedizione. In lei non c’è mai stata opposizione a Dio, mai pretesa di autoaffermazione egoistica. Anziché rifiuto di Dio in lei c’è stata accettazione totale di Dio fino a dargli carne in questo mondo. Non ha rivendicato di essere la fonte della verità, ma l’ha accolta e fatta propria con un sì di piena comunione con Dio che ha attraversato la sua vita dal concepimento fino alla morte.
Adamo ed Eva, da una parte, e Maria, dall’altra, ci presentano due logiche di vita diverse e opposte che portano ad esiti drammatici l’una, ad esiti costruttivi per tutta l’umanità l’altra. Sono due logiche che attraversano ancora anche il nostro mondo, due logiche che sono presenti anche tra noi: la logica di una libertà che si pensa superiore a qualsiasi considerazione di bene e di male e che distrugge famiglie, relazioni, ambiente e ora sempre più anche la stessa corporeità umana, e la logica -quella di Maria- che riconosce che è la distinzione accurata tra bene e male e la totale dedizione al bene che costruisce la vera libertà, anziché negarla; la libertà che riconosce che la distinzione tra il bene e il male ha il suo fondamento in Dio e non nella libertà umana e che, se la libertà umana sceglie ciò che è male non può evitarne le conseguenze negative per sé e per gli altri.
Maria è serva del bene, Adamo ed Eva si pensano superiori al bene e al male: il risultato è che ne provano tutte le conseguenze negative, per sé, per la loro relazione e per i propri figli.
Dopo la processione, rinnoveremo il nostro voto a Maria Immacolata, significa anche chiederle la grazia di entrare nella sua logica di amore e dedizione a Dio e di viverla. É la logica che ci protegge da quel male spirituale che è il peggiore dei mali dell’umanità e che è all’origine di tutti i mali che da sempre la affliggono.
Con Maria diciamo il nostro sì a Dio che è sempre un sì alla realtà e alle condizioni storiche nelle quali siamo chiamati a costruire il bene nostro e il bene dell’umanità.
Così ha fatto Maria, così chiediamo a Maria nella preghiera che ella interceda la grazia che possiamo fare anche noi come ha fatto lei, ora e sempre”.

Alle ore 18.00 è partita dalla cattedrale la processione che, attraversando via Pizzi, via Gramsci, via Moretti, via Fileni e via Voltattorni è giunta alla chiesa di San Benedetto Martire al Paese Alto. Lungo il tragitto si sono alternati le preghiere e i brani musicali eseguiti dalla Banda Cittadina. Tanti i fedeli e di semplici curiosi che si sono fermati per rendere omaggio a Maria.

Il simulacro della venerata immagine della Madonna è stata accolta in chiesa dal fragoroso applauso dei fedeli, colmi di commozione in questa festa così sentita nella nostra città.

Il Sindaco Spazzafumo, alla presenza del Vescovo Carlo Bresciani e di diversi presbiteri del clero diocesano e di numerose autorità civili e militari ha acceso una lampada votiva, rinnovando il voto cittadino.

Redazione: