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San Benedetto, sabato la presentazione del libro “Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sabato 17 Dicembre alle ore 17 all’Hotel Progresso sarà presentato il libro “Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose”. A CURA DI Francesca Coltrinari e Giuliana Pascucci. Sarà presente Francesca Coltrinari. Coordina Gino Troli. Evento organizzato da I Luoghi della Scrittura e dalla Libreria “Libri ed eventi” in collaborazione con il Circolo Cittadino e l’UTES.

Francesca Coltrinari è Professoressa associata di Storia dell’arte moderna presso il Dipartimento di Scienze dalla Formazione dei Beni culturali e del turismo. Le sue attività di ricerca riguardano soprattutto la storia dell’arte nell’Italia centrale fra XV e XIX secolo, con particolare riferimento alla ricerca d’archivio finalizzata a ricostruire contesti di produzione artistica, committenza e circolazione di modelli figurativi, artisti, opere. Si occupa anche dei musei, attraverso attività di catalogazione scientifica e valorizzazione.

Carlo Crivelli (Venezia, 1430/35 circa- Marche, Ascoli Piceno( 1494/95) è una delle personalità più affascinanti del Rinascimento italiano. Le sue opere, eseguite quasi tutte nelle Marche, dove il maestro si trasferì nel 1468, sono oggi per lo più disperse in collezioni e musei di tutto il mondo, a seguito della grande fortuna che l’artista riscosse nel collezionismo internazionale fin dagli inizi dell’Ottocento. Il volume presenta studi e ricerche su alcuni dipinti del maestro veneziano, dalla Madonna con il Bambino dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi a Macerata, oggetto di un importante intervento di restauro, che ne ha inaspettatamente svelato la stesura pittorica su tela, alla Pietà del Fogg Art Museum di Boston, proveniente dalla collezione maceratese Caccialupi. Da esse si dipartono le molteplici relazioni con altre opere di Carlo Crivelli e dei maestri coevi come il fratello Vittore, con i contesti di origine, gli spettatori di ieri e di oggi. Ne emerge un tessuto ricco e variegato, “meraviglioso” perché i dipinti di Crivelli con la loro materia preziosa, i simboli evocativi e misteriosi, la perfezione formale continuano a destare stupore ed emozione.

Redazione: