(Foto: arcidiocesi di Città del Messico)

Maria di Guadalupe è apparsa “perché possiamo scoprire la nostra vocazione di fraternità e vivere come fratelli e sorelle. Questa è la piccola casa che Dio vuole e per la quale ha mandato Maria di Guadalupe. La piccola casa dell’unica famiglia, dei figli di Dio che si riuniscono intorno alla loro madre. In questo modo assumiamo l’eredità della natura divina. Con questa convinzione e con grande speranza, i vescovi della Conferenza episcopale del Messico hanno deciso di promuovere una novena di anni verso il 2031, anno in cui saranno trascorsi cinque secoli dall’arrivo di Nostra Madre Maria di Guadalupe al Tepeyac”. Lo ha detto ieri il card. Carlos Aguiar Retes, arcivescovo di Città del Messico, in occasione della festa di Nostra Signora di Guadalupe, patrona del Continente americano, nell’omelia della cosiddetta “Messa delle rose”, nella basilica dedicata alla Vergine di Guadalupe, eretta nel luogo dell’apparizione, a Città del Messico.
Ha proseguito il porporato: “Scopriamo cosa c’è nel cuore di ciascuno di noi e di coloro che riconoscono e condividono Maria di Guadalupe come madre. È l’anima della religiosità del popolo messicano. È nostro dovere sviluppare questo amore, affinché non rimanga solo una devozione personale, ma diventi un’azione trasformatrice”. Il card. Aguiar ha chiesto che “il Messico cammini nella riconciliazione, nella giustizia e nella pace; e così possa superare le polarizzazioni e gli scontri che ci dividono e riuscire a costruire il Messico che lei desidera, una società che si riconosca come sua famiglia e che possa vivere insieme come fratelli e sorelle della stessa madre”.
In occasione della solennità della Vergine di Guadalupe, mons. Miguel Cabrejos, presidente del Consiglio episcopale latinoamericano e dei Caraibi (Celam), ha rinnovato la consacrazione dell’organismo ecclesiale e dei suoi collaboratori alla patrona del continente. La cerimonia eucaristica, svoltasi ieri, 12 dicembre nella sede del Celam a Bogotá, ha riunito una delegazione della presidenza, i coordinatori dei centri pastorali e l’équipe di operatori dell’istituzione.