Più di 11mila bambini sono stati uccisi, mutilati o feriti nello Yemen dal 2015 – una media di quattro al giorno – e quasi 4mila sono stati arruolati nella guerra che ha devastato il Paese per più di otto anni. Sono i dati Onu rilanciati oggi dall’Unicef. Il Paese più povero della penisola arabica è stato devastato dal 2014 da un conflitto tra gli Houthi, i ribelli sostenuti dall’Iran, e le forze filogovernative sostenute da una coalizione militare guidata dalla vicina Arabia Saudita.
Oggi si stima che 2,2 milioni di bambini in Yemen siano colpiti da malnutrizione acuta, tra cui quasi 540mila piccoli sotto i cinque anni che soffrono di malnutrizione acuta grave e lottano per sopravvivere, mentre 9,2 milioni di bambini non hanno accesso a servizi idrici e igienici sicuri e 10 milioni sono senza un adeguato accesso all’assistenza sanitaria.
Sono due milioni i bambini fuori dalla scuola. Una scuola su quattro nello Yemen è distrutta o parzialmente danneggiata. La copertura vaccinale è stagnante a livello nazionale, con il 28% dei bambini sotto l’anno di età che non ha effettuato le vaccinazioni di routine. Se a ciò si aggiunge la mancanza di accesso all’acqua sicura, i bambini sono esposti a un rischio estremo a causa di regolari epidemie di colera, morbillo, difterite e altre malattie prevenibili con il vaccino.
“Migliaia di bambini hanno perso la vita e altre centinaia di migliaia sono a rischio di morte per malattie prevenibili o per fame”, afferma il direttore generale dell’Unicef, Catherine Russell, chiedendo un intervento umanitario urgente “poiché i servizi di base sono praticamente collassati”. “Il rinnovo urgente della tregua sarebbe un primo passo positivo che consentirebbe un accesso umanitario fondamentale. In definitiva, solo una pace duratura  – conclude Russell – permetterà alle famiglie di ricostruire le loro vite distrutte e di iniziare a pianificare il futuro”.

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