Della dott.ssa Letizia Ferracuti, archivista parrocchiale

MONTELPARO – Il Martirologio Romano un libro è un libro liturgico e costituisce la base die calendari liturgici che ogni anno determinano le feste religiose. La prima edizione ufficiale risale al al XVI secolo e fu approvata da papa Gregorio XIII nel 1584.
Nei primi tempi della storia del Cristianesimo si prese uso di conservare memoria di coloro che morirono per causa della loro fede: i martiri. Ogni chiesa particolare aveva un suo martirologio, cioè un elenco di martiri; ben presto si diede importanza al giorno della loro morte, intesa come passaggio-nascita alla “nuova” vita eterna detto per questo dies natalis, e si prese a commemorare il giorno della loro morte per celebrare la loro memoria, particolarmente nel luogo ove riposavano le loro spoglie.
Nel XVI secolo si decise di unificare i vari martirologi in un solo elenco nel quale trovassero posto tutti i santi e i beati riconosciuti come tali dall’autorità della Chiesa Cattolica: la grande opera di revisione fu affidata da papa Gregorio XIII e dal cardinale Guglielmo Sirleto al cardinale Cesare Baronio che la completò nel 1586: venne allora pubblicato il primo Martyrologium Romanum . Successivamente vi furono apportate aggiunte e modifiche le prime già nel 1593, 1602e poi nel 1613 e furono realizzate nuove edizioni: fondamentali le revisioni volute dai papi Urbano VIII nel 1630 , da Clemente X nel 1673 e Benedetto XIV nel 1749 .
Attualmente il martirologio e curato dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina per i sacramenti.
Il Martirologio romano di Montelparo è un esemplare raro del 1586 cioè il primo anno al soglio di Pietro di Sisto V nella revisione di Gregorio XIII. L’esemplare è pervenuto a noi attraverso i secoli mutilo si presenta in uno stato di discreta conservazione con macchie di umidità nella coperta in cartone a pergamena bianca e al suo interno, nella costa scoperta si nota del materiale di riuso scritto in calligrafia corsiva. Il capitello e la cerniera ancora montanti fanno vedere la cucitura a catenelle del libro. Si è persa la coperta posteriore. Al suo interno troviamo la sguardia non più presente nella parte posteriore. Nel frontespizio troviamo il titolo e lo stemma di Sisto V con il leone ramapante la stella e i tre colli di Montalto ci sono due ex libris. Nella prima pagina abbiamo una lettera abitata con il ritratto di Sisto V rappresentato come papa con la tiara, il camice, la dalmatica e la stola tutte riccamanete ricamante.

[1] Martyrologium Romanum ad novam kalendarii rationem, et ecclesiasticae historiae veritatem restitutum. Gregorii XIII pontificis maximi iussu editum. Accesserunt notationes atque tractatio de Martyrologio Romano. Auctore Caesare Baronio Sorano, ex typographia Dominici Basae, Romae 1586; poi anche apud Petrum Dusinellum, Venetiis 1587. Edizioni simili erano già uscite a stampa nel 1583

[1] Martyrologium Romanum Gregorii XIII Pontificis Maximi iussu editum et Urbani VIII auctoritate recognitum, accesserunt notationes atque tractatio de martyrologio Romano. Auctore Cesare Baronio Sorano. Postrema vero haec editio post eius obitum, nonnulla exhibet, quae addenda, vel mutanda Auctor ipse notaverat; nouissimae additae sunt notulae marginales per alium dictae Congregationis Presbyterum loca Annalium eiusdem Baronii, ubi de sanctis sit mentio, vel mentio, vel tempora, quibus floruerunt, aut passi sunt, ex varijs auctoribus indicantes, Romae 1630.

[1] Martyrologium Romanum, Gregorii XIII pontificis maximi iussu editum et Clementis X auctoritate recognitum. Accessit huic editioni eorum memoria, qui a summis pontificibus, usque ad eumdemmet Clementem X pontificem maximum in sanctorum numerum relati sunt, Romae 1673

[1] Martyrologii Romani Gregorii XIII jussu editi, Urbani VIII et Clementis X auctoritate recogniti Nova Editio a sanctissimo domino nostro Benedicto XIV pontifice maximo aucta, & castigata, in qua nonnulla sanctorum nomina in praeteritis editionibus omissa supplentur; alia item sanctorum & beatorum nomina ex integro adduntur, ex Typographia Balleoniana, Romae 1749.

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