GROTTAMMARE – L’Associazione Vivaisti di Grottammare punta sulla sostenibilità ambientale. E’ stato presentato il vaso dell’Alloro di Grottammare realizzato con plastica riciclata e allo stesso tempo riciclabile. L’iniziativa è frutto della collaborazione di circa 50 associati, che stanno portando avanti con impegno e tenacia una serie di azioni e iniziative volte alla certificazione Europea per il riconoscimento dell’Alloro di Grottammare.

Oggi abbiamo il piacere di aggiungere un altro tassello al percorso di riconoscimento dell’Alloro di Grottammare – esordisce l’Assessore Lorenzo Rossi che ha presieduto l’incontro – questo percorso è più in generale è anche un’ opportunità per un vasto riconoscimento per il nostro distretto e per il nostro territorio che comprende il Tesino fino all’Aso, e che vede Grottammare come il capoluogo del territorio con tutte le sue aziende produttrici. Abbiamo iniziato questo percorso alcuni anni fa con una serie di riunioni e da cui  è poi nata un’associazione e che adesso cammina per maniera indipendente ma in maniera parallela rispetto al Comune come giusto che sia, ma che ha anche al suo centro del logo il riconoscimento dell’alloro di Grottammare.

Francesco Balestra, presidente dell’Associazione “Vivaisti di Grottammare”, accompagnato dal collega Simone Marconi, ha raccontato di un percorso iniziato con l’associazione nel 2018 e continua a lavorare incessantemente per l’ottenimento dei prestigiosi riconoscimenti relativi ai due marchi che comprendono le due aree che vanno da Pedaso a Martinsicuro.

“Abbiamo creato due marchi uno è Picenum di Grottammare e l’altro è l’Alloro di Grottammare. L’Igt è la certificazione che andremo a chiedere, abbiamo infatti abbiamo solamente marchi collettivi. C’è un disciplinare che analizza come devono essere le piante in modo qualitativo, e la cosa nuova è utilizzare un vaso marchiato con i loghi, in modo che le piante vengano vendute in tutta Europa. Il riscontro è importante perché lega la produzione con la nostra zona poiché di solito il riconoscimento va solo al produttore e la cosa che non è ancora stata fatta è quella di utilizzare un marchio collettivo. I soli marchi che di solito si utilizzano sono quelli d’azienda qui abbiamo fatto un lavoro collegiale. Anche la scelta del materiale del vaso è importante e la scelta è ricaduta sulla plastica riciclabile che può essere riutilizzata più volte tenendo conto delle esigenze dell’ambiente”.

Numeri importati per un settore che ha tutti i connotati per crescere ed espandersi notevolmente ed imporsi nel settore.

“La produzione generale della zona ammonta a circa 8 milioni di piante di alloro, la nostra associazione – afferma Balestra – ne produce un milione, con diverse tipologie di alloro. L’associazione nostra ne produce la metà di tutta Grottammare con diverse tipologie. Abbiamo il vaso n. 14, con una pianta edibile da circa 25cm è  destinata alla vendita del nord-Est Europa o come pianta ornamentale”. 

Infine, nel concedere la parola al Vice-Sindaco Alessandro Rocchi per un breve saluto, Rossi ha sottolineato due aspetti fondamentali: l’ attenzione alla sostenibilità ambientale grazie al vasetto di plastica riciclabile e per il rispetto del territorio che lascia un messaggio sociale politico bello che è legato all’unione di tante piccole aziende di piccoli e medi imprenditori che rendono grande il nostro territorio.

 

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