“Purtroppo la consueta atmosfera natalizia quest’anno è turbata dalla drammatica situazione che l’umanità sta attraversando non solo per la pandemia del Covid, che non è ancora terminata nel mondo, ma soprattutto per le tragiche guerre, che continuano a far versare fiumi di lacrime e di sangue, oltre che a generare sofferenze e angosce nelle popolazioni da ambo le parti dei Paesi coinvolti”. Lo ha detto il card. Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, salutando il Papa prima del tradizionale discorso alla Curia Romana per gli auguri natalizi. “Fra le varie guerre preoccupa in modo particolare quella che è combattuta con ferite atroci in Ucraina e che ha riflessi pesanti nel mondo intero”, ha proseguito il cardinale: “Quanto pesino sul cuore del Papa le sofferenze del martoriato popolo ucraino rimane testimoniato dalla commozione di Vostra Santità nella recita della preghiera alla Madonna in Piazza di Spagna lo scorso 8 dicembre. Vostra Santità ha elevato continuamente la voce per far capire che ‘con la guerra siamo tutti sconfitti’ e per sottolineare che la guerra è una follia, una inutile strage, una mostruosità, invitando con forza a far tacere le armi e ad avviare seri negoziati di pace”. Per quanto riguarda la Curia Romana, l’anno che volge al termine resta segnato dalla riforma promulgata con la Costituzione apostolica Praedicate Evangelium, “che viene incontro alle necessità del nostro tempo e contribuisce a rendere la Curia Romana più rispondente ai suoi grandi compiti di servizio al primato del Papa e di servizio ai vescovi e alla Chiesa in questo momento storico”, ha sottolineato Re esprimendo “compiacimento in Curia per l’aumento dei laici, uomini e donne, in vari importanti incarichi di responsabilità, che non presuppongono il sacramento dell’Ordine”. “Caratterizza la riforma soprattutto un maggior spirito missionario e un crescente impegno nell’evangelizzazione, che porterà a far conoscere sempre di più la bellezza delle perenni verità del Vangelo agli uomini e alle donne di oggi e gioverà ad un rinnovamento spirituale della Chiesa”, ha aggiunto.
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