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SS Annunziata, la Chiesa è diventata mensa per i poveri nel giorno di Natale

 

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è svolto domenica 25 Dicembre, alle ore 13:00, presso la Chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata, il tradizionale pranzo di Natale organizzato dall’Associazione “Centro di Solidarietà ODV” di Porto d’Ascoli, il cui presidente è Gianluca Pasqualini. Dopo che per due anni, a causa della pandemia, gli organizzatori si sono dovuti limitare a preparare solo dei piatti per l’asporto, quest’anno finalmente si è tornati in presenza. L’invito, rivolto soprattutto a chi è solo, povero e magari vive qualche situazione di disagio, ha visto la partecipazione delle massime autorità civili e religiose del territorio.

Ad occuparsi dei preparativi a livello logistico e a servire a tavola sono stati i giovanissimi e i giovani della parrocchia Santissima Annunziata, della Caritas Diocesana e anche qualcuno di altre parrocchie del territorio, tutti capitanati da Chiara Santomo e Davide Amatucci. Terminata la Messa solenne di Natale delle ore 11:00, la Chiesa parrocchiale è stata completamente trasformata in una grande convivio. Tutti i banchi sono stati spostati e, al loro posto, sono stati sistemati tavoli e sedie per accogliere gli ospiti che sono accorsi numerosi: 130 sono state infatti le persone che hanno raccolto l’invito, soprattutto adulti, ma anche famiglie con bambini. Prima del pranzo i giovani, che per l’occasione si sono improvvisati camerieri, hanno ricevuto la visita a sorpresa del vescovo Carlo Bresciani il quale li ha ringraziati per il servizio svolto e li ha spronati a fare sempre di più. Il vescovo si è poi intrattenuto anche con gli ospiti del pranzo, facendo loro gli auguri e donando parole di fiducia e speranza. Più tardi sono giunti anche il primo cittadino sambenedettese Antonio Spazzafumo e l’assessore alle Politiche Sociali Andrea Sanguigni, i quali hanno salutato tutti gli invitati presenti, ringraziando gli organizzatori e i volontari per il bellissimo evento che si tiene ormai da oltre vent’anni e che è motivo di vanto per la comunità.

Per l’occasione la comunità si è dimostrata parecchio generosa. Molti parrocchiani hanno donato timballi e torte rustiche fatte dalle loro sapienti mani. Alcune aziende alimentari e della ristorazione presenti sul territorio diocesano hanno donato il cibo che è stato poi utilizzato per gli altri piatti del menu. A cuocere tutte le prelibatezze è stato il volontario Pino Carboni le cui doti culinarie gli hanno valso, già da alcuni anni, il titolo di Grande Chef!
Il pranzo, che è terminato intorno alle 16:30, si è concluso con l’arrivo di Babbo Natale che ha consegnato un dono ad ogni bambino presente. Per tutta la durata dell’evento la giovane Giusy dell’Associazione Chimera ha intrattenuto i piccoli presenti giocando con loro e creando oggetti ed animali con i palloncini. Grande è stato il divertimento per i bambini, ma anche per gli adulti presenti.
Dopo la fine del pranzo, quando gli ospiti sono andati via, i giovani camerieri hanno sistemato anche la Chiesa, sparecchiando, lavando i pavimenti e rimettendo i banchi al loro posto. Tutto è tornato in ordine per permettere la celebrazione della Messa prevista per le ore 19:00.

Presenti, per tutta la durata del pranzo, il parroco don Alfredo Rosati e la segretaria del Consiglio Pastorale Parrocchiale Emanuela Lardani. Quest’ultima racconta: “Per me partecipare al pranzo di Natale è un’esperienza davvero molto profonda, a tratti anche difficile da raccontare con le parole. Gli ostacoli nell’organizzazione sono sempre tanti: non solo la pandemia, ma anche le forze che negli anni si affievoliscono e la difficoltà a trovare i sostenitori. Però, nonostante questo, nonostante tutto, ogni anno riusciamo a raggiungere l’obiettivo grazie alla forza e all’unità dell’associazione di volontariato di cui faccio parte. È solo insieme, infatti, che riusciamo a dividere i problemi e raddoppiare le forze. Il fatto poi di partecipare con la mia famiglia, che condivide con me la stessa esperienza e gli stessi sentimenti che l’accompagnano, è davvero bello: questo pranzo mi fa sentire una persona libera di amare tutti, indistintamente, a prescindere dal colore della pelle o dalla religione di ciascun commensale e, anche se spesso si arriva stanchi a questo giorno speciale, ogni volta quello che si riceve in termini di pace e soddisfazione è di gran lunga superiore a quello che si dà. Quest’anno in particolare, abbiamo vissuto davvero una bella giornata, cercando di coinvolgere tutti. Del resto lo spirito del Natale è proprio questo: Gesù viene per tutti, nessuno escluso. A tal proposito, ci tengo a precisare che, poiché alcune persone non hanno potuto raggiungere la Chiesa per motivi di salute o per mancanza del mezzo di trasporto, sono stati preparati 35 pasti da asporto che sono stati consegnati da alcuni volontari. A tutti coloro che in qualche modo ci hanno dato una mano, donando tempo, denaro o cibo, va il mio grazie più grande”.

Anche il presidente del “Centro si Solidarietà” ODV Gianluca Pasqualini afferma: “Dal 1997, quindi da ben 25 anni, una decina di famiglie della nostra comunità parrocchiale ha pensato di creare un gruppo di volontari con l’obiettivo di aiutare le persone tossicodipendenti del nostro territorio. Negli anni, però, ci siamo aperti a tutto il mondo del volontariato, creando un centro d’ascolto, provvedendo a distribuire pacchi spesa alle famiglie in difficoltà e successivamente organizzando il dopo scuola per i bambini della primaria e i ragazzi della secondaria di primo grado. Ieri, per il diciannovesimo anno consecutivo, abbiamo festeggiato il Natale con gli utlimi: del resto Gesù viene proprio per gli ultimi e da loro dobbiamo ripartire se davvero vogliamo rinnovare la nostra vita e aderire al Vangelo. Ringrazio quindi tutti i volontari che da tempo si spendono per la nostra associazione. E, in modo particolare, i ragazzi che, seppur giovanissimi, fanno da camerieri per questo pranzo speciale, rinunciando ad essere serviti e servendo loro gli altri: questo, oltre che essere altamente educativo, fa ben sperare per le generazioni future. Ringrazio inoltre l’hotel Tamanaco che ha preparato il sugo per uno dei primi piatti; l’azienda Sabelli che ci ha fornito gratuitamente mozzarelle e formaggi, la macelleria Maravalle che ci ha donato la carne, il ristorante Papillon che ci ha regalato la torta finale, la lavanderia Orsini che ci ha procurato tovaglie e tovaglioli, oltre a Massimo Forlì, volontario del centro, che ha fatto anche da sponsor, e alla Fondazione Carisap che, attraverso la Bottega del Terzo Settore, ci ha sostenuto anche durante la pandemia. Ringrazio infine anche tutti i parrocchiani che hanno contribuito alla riuscita dell’evento, l’Amministrazione Comunale per il patrocinio e don Alfredo Rosati e don Gianni Croci, che da sempre sostengono questa inziativa e continuano a mettere a disposizione della comunità la Chiesa Parrocchiale”.