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“Evviva L’Ancora on line” Grande interesse per il convegno su La Pira e l’intelligenza artificiale

DIOCESI – Si è svolto sabato 21 gennaio, alle ore 9:30, presso il teatro San Filippo Neri di San Benedetto del Tronto, il convegno dal titolo “Operatori di pace come Giorgio La Pira: tra giornalismo, politica e fede”. L’evento, organizzato dal giornale diocesano L’Ancora in occasione del decimo anniversario della nascita dell’edizione digitale, ha registrato la presenza di circa 100 persone e di tanti illustri relatori, tra cui: Mons. Carlo Bresciani, Vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto; Fernando Palestini, Direttore dell’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali; Beatrice Testadiferro, Direttrice della “Voce della Vallesina” che ha raccontato anche la sua esperienza di amministratrice comunale; Riccardo Bigi, giornalista di Toscana Oggi ed esperto di Giorgio La Pira, che ha ripercorso le tappe di vita del giornalista e politico dichiarato venerabile; Giovanni Tridente, docente della Pontificia Università della Santa Croce di Roma, che ha affrontato il delicato tema dell’intelligenza artificiale.

La mattinata si è aperta con la Santa Messa presieduta dal Vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, Mons. Carlo Bresciani.

I lavori sono stati introdotti dalla giornalista Luigina Pezzoli, la quale ha portato i saluti di alcuni sacerdoti della Diocesi. Hanno fatto poi giungere il loro saluto tanti amici Direttori che hanno saputo di questa importante e bella ricorrenza. A nome di tutti, è stato mostrato il video del Presidente Nazionale della Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici Mauro Ungaro, il quale ha detto: “Papa Francesco, nel suo messaggio per la Giornata per le Comunicazioni Sociali, ci propone di parlare con il cuore per cambiare il mondo. Certamente La Pira è una persona che, con il suo linguaggio e con il suo grande cuore, ha cambiato il mondo, cercando di essere sempre inclusivo e mai esclusivo. È questo il compito a cui le nostre testate sono chiamate ed è quello che il giornale diocesano L’Ancora fa ormai da 10 anni nella sua edizione on line”.

È stato poi chiamato sul palco per un saluto il sindaco Antonio Spazzafumo il quale ha dichiarato:
“Voglio prima di tutto fare gli auguri a L’Ancora On Line, che è una voce autorevole e di grande aiuto per il nostro tessuto sociale. Vorrei poi spendere due parole su Giorgio La Pira che è stato anche sindaco di una grande città e che è per me motivo di vera ispirazione nella mia attività politica”.

A seguire è stato mostrato anche il video saluto del direttore editoriale Pietro Pompei che, essendo la memoria storica del giornale diocesano, ne ha raccontato la nascita: “Questa testata è stata fortemente voluta dal vescovo Giuseppe Chiaretti il quale aveva l’ancora anche nel simbolo del suo stemma. Per quanto riguarda la figura di La Pira, ho avuto occasione di incontrarlo più volte e ho constatato come riuscisse a declinare i principi della religione con la vita politica”. Pompei ha poi ricordato i vescovi ed i sacerdoti che in tutti questi anni hanno contribuito a rendere L’Ancora il giornale che è oggi.

Dopo i saluti istituzionali, il convegno è entrato nel vivo con il saluto di Simone Incicco, Direttore del giornale L’Ancora, il quale, prima di condurre e moderare l’incontro, ha tenuto a ringraziare tutti i collaboratori attuali, ma anche quelli che negli anni si sono succeduti ed hanno contribuito a rendere L’Ancora uno dei giornali diocesani on line più letti.

La tavola rotonda ha iniziato i suoi lavori con l’intervento del vescovo Carlo Bresciani che ha rotto il ghiaccio dicendo: “Prima di tutto voglio fare un apprezzamento al giornale diocesano non solo perché è la testata della Diocesi che guido, ma anche perché ritengo che ci sia proprio la necessità di comunicare e di comunicare bene. Abbiamo bisogno di una comunicazione vera e che sappia cogliere il positivo che c’è. Il papa ci dice di comunicare con il cuore, nella verità e nella carità. A proposito di questo, mi viene in mente un incontro di Giorgio La Pira a cui ebbi modo di assistere personalmente: non ricordo bene cosa disse, ma ne ricordo l’entusiasmo. Quando si usa il cuore, si toccano le persone ed aiutiamo a maturare le coscienze. Questo è molto di più di tante altre cose: significa entrare nelle coscienze, farle divenire vigili, animate da valori autentici. Un giornale diocesano deve essere capace di leggere la realtà e di trovare gli spazi per costruire qualcosa di positivo, sapendo dialogare con tutti e riuscendo anche a farsi ascoltare da tutti. Credo che La Pira sia un buon esempio e, allo stesso tempo, un grande augurio per L’Ancora On Line. Auguri!”

È stata poi la volta del Prof. Fernando Palestini il quale, dopo aver ringraziato la Fondazione Giuseppe Chiaretti che sostiene il giornale diocesano “L’Ancora”, ha affermato: “Lo stimolo che diamo spesso a L’Ancora è quello dettato da papa Francesco, il quale ci chiede di essere, anche nella comunicazione, prossimi alla gente, raccontando storie di vita vissute nel quotidiano. Queste le parole del pontefice: ‘La sfida che ci attende è di incontrare le persone, dove sono e come sono’. In tal senso la figura di La Pira è assolutamente stimolante”.

Il convegno è poi entrato nel vivo con l’intervento del giornalista Riccardo Bigi, redattore del settimanale “Toscana Oggi”, collaboratore di Avvenire e autore di alcuni libri, tra cui anche “Il sindaco santo” che racconta la vita di La Pira: “Giorgio La Pira è stato docente di diritto romano, legislatore dell’Assemblea Costituente, artefice della Carta Costituzionale, giornalista, sindaco di Firenze per tre volte, deputato. Rappresentante di spicco del cristianesimo sociale, nel suo operato ha promosso il dialogo politico, la pace tra i popoli, l’ecumenismo, la carità, il rispetto della dignità umana. Già servo di Dio nel 2018 papa Francesco lo ha dichiarato venerabile e più recentemente lo ha preso come modello per i sindaci d’Italia“. Bigi ha poi ripercorso i tratti salienti della vita di La Pira: le origini siciliane in una famiglia anticlericale, la formazione e la conversione a Messina, il trasferimento come studente di diritto all’Università di Firenze dove poi diverrà docente, la fondazione della “Messa del povero” e della rivista “Principi”, la fuga a Roma a seguito del fascismo, la sua intensa attività politica e sociale e i rapporti con i potenti politici del mondo, la sua attività di giornalista e comunicatore soprattutto verso i giovani, la sua fede e la sua affezione alla preghiera. “Capitava spesso – ha raccontato Bigi – che, mentre era con i colleghi a prendere un caffè, si spostasse in un angolo e si mettesse in ginocchio a pregare, un’abitudine che ha portato avanti fino al termine della sua vita“. Il relatore ha infine risposto alle domande dei presenti, toccando diversi argomenti tra i quali anche la guerra russo – ucraina.

È stata poi la volta di Beatrice Testadiferro, la quale ha approfondito il tema del rapporto fra cartaceo e digitale: “Il giornale diocesano di Jesi, che compie 70 anni proprio in questi giorni, continua ad essere luogo di dialogo e di relazione, entra nelle case delle persone e nelle comunità, in redazione vengono le scuole, i collaboratori e i volontari, abbiamo la possibilità di ospitare gli studenti e le studentesse per i Pcto, i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento. Il settimanale diocesano è una presenza sul territorio con un forte valore di prossimità. Negli articoli del giornale c’è la firma di chi scrive, mentre la comunicazione che passa sui social è spesso senza identità, senza adeguati approfondimenti e il danno che si crea è elevatissimo nella vita sociale e politica. Il giornale cartaceo ha un valore prezioso, con il digitale si perde gran parte della relazione di prossimità. Le pagine del giornale sono il segno di una comunità accogliente e custodiscono tante storie, piccole e grandi, delle nostre comunità“. Nel corso del convegno, La Direttrice Testadiferro ha anche mostrato ai presenti due pagine del settimanale Voce della Vallesina, riprodotte su cartoncino e poi donate al relatore Riccardo Bigi e alla Fondazione La Pira: la prima con l’articolo pubblicato nel numero del 4 settembre del 1955 a commento di una lettera aperta di La Pira a Fanfani, allora segretario della Democrazia Cristiana; la seconda del 1954 con la foto-notizia del terzo Convegno Internazionale per la Pace e la Civiltà Cristiana promosso dal sindaco La Pira a Firenze.

A concludere gli interventi il prof. Giovanni Tridente, docente di giornalismo d’opinione ed autore del libro “Anima digitale. La Chiesa alla prova dell’Intelligenza Artificiale”, il quale ha affermato: “Parlando di Intelligenza Artificiale, argomento in queste settimane al top delle interazioni sui social e nell’opinione pubblica, bisogna evitare la dicotomia ‘troppo pessimisti’ versus ‘eccessivamente ottimisti’. Come in tutte le circostanze che riguardano le scoperte e le creazioni dell’uomo, bisogna trovare un equilibrio sostanziale prendendo il bene che da queste invenzioni può essere tratto a beneficio di tutti gli esseri umani. È un’attitudine fondamentalmente etica, che sta molto a cuore anche alla Chiesa, poiché laddove c’è la persona, sicuramente c’è una sfida che la riguarda, un pericolo da salvaguardare e una prospettiva di crescita da valorizzare”. “Nel mio libro Anima digitale (Tau editrice) – ha aggiunto – ho provato a scandagliare la ‘domanda’ antropologica che lungo i decenni la Chiesa, a cominciare dagli ultimi tre Pontefici, si è posta nei confronti dell’Intelligenza Artificiale e ne ho tratto una sorta di ‘dottrina’ che vede la necessità di bene che va coltivata nell’interazione con le macchine come il baluardo fondamentale contro ogni deriva manipolatoria o pericolosa. Le macchine sono frutto dell’ingegno umano e devono servire al suo bene, migliorandone le abilità e contribuendo a costruire una società a misura di futuro”.

L’incontro si è concluso con un ulteriore saluto del Sindaco Spazzafumo che è rimasto in prima fila, insieme all’Assessore Andrea Sanguigni, fino al termine dei lavori, partecipando anche al momento conviviale che ne è seguito, durante il quale tutti i presenti hanno brindato ai 10 anni dell’edizione on line del giornale diocesano L’Ancora, augurando alla testata prosperità e benessere.

A nome della redazione del nostro giornale, ringraziamo il Vescovo Carlo Bresciani, tutti i sacerdoti, i diaconi, la Fondazione Giuseppe Chiaretti, i colleghi giornalisti, gli amministratori e le persone intervenute, nonostante il maltempo e la neve.
Ringraziamo tutti gli amici, in particolare il Vice Presidente nazionale dell’Unitalsi, Sabatino Di Serafino, gli amici del “Caffè del Marinaio“, il Sovvenire e l’8×1000 alla Chiesa Cattolica.

La bella partecipazione è stata motivo di gioia per tutta la redazione.

Carletta Di Blasio: