Di Ana Fron, Rubrica “Immigrazione”
Leggi la prima puntata: Quanti immigrati ci sono nel territorio della diocesi?
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Le problematiche apportate dalla pandemia Covid -19 hanno messo a dura prova il Sistema Sanitario Nazionale, tuttavia, l’Italia vanta di avere uno dei servizi pubblici migliori al mondo, collocandosi nel 2022 secondo l’Ansa, nei primi dieci posti.
Sostenuto con i soldi dei contribuenti, il Servizio Sanitario italiano è prevalentemente gratuito ed è considerato un diritto fondamentale ed universale, secondo quanto si evince dall’art.32 della Costituzione che recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti…”.
L’assistenza sanitaria è rivolta a soddisfare il bisogno di salute dei cittadini, e a migliorare la qualità della vita della persona, associando alle prestazioni sanitarie anche azioni di supporto e di protezione sociale.
Esiste tuttavia una parte della popolazione svantaggiata, che non accede alle cure; è una fetta della popolazione straniera. Le cause sono molteplici e hanno a che fare con la condizione di migrante, L’esclusione sociale nel Paese ospitante; la mancanza di informazione; la non conoscenza del territorio, dei servizi, della lingua. Inoltre, lo straniero spesso si approccia alla sanità come farebbe nel proprio Paese. Per esempio, se è abituato a pagare le visite e le cure nel Paese di origine anche in Italia si aspetta di ricevere lo stesso trattamento, rinunciando per mancanza di mezzi.
Nella nostra regione, lo stato del benessere delle popolazioni considerate svantaggiate viene costantemente monitorato dall’Osservatorio sulle Diseguaglianze nella salute, dell’Agenzia Regionale Sanitaria Marche, nato nel 2000 e diretto egregiamente dalla dottoressa Patrizia Carletti.
L’Osservatorio si occupa di individuare le problematiche in materia di salute, delle popolazioni svantaggiate, proponendo soluzioni concrete ai vari problemi. Difatti, in seguito ad una delle molteplici ricerche sul territorio, sullo stato di salute della popolazione, è risultato un minor accesso alle cure e alla prevenzione da parte della popolazione immigrata, con gravi conseguenze per la loro salute.
Per invertire la tendenza, l’Osservatorio sulle Diseguaglianze nella salute Marche in collaborazione con le Regioni: Emilia Romagna, Liguria e Campana ha creato un progetto di ispirazione nazionale per la promozione dello Screening oncologico, per tutta la popolazione, con particolare attenzione agli immigrati.
Un gruppo di operatori sanitari, di assistenti sociali, di mediatori culturali e di altre figure professionali hanno realizzato: una App interattiva (unica in Europa), del materiale video e cartaceo in undici lingue, -le più parlate sul territorio- e con una terminologia adeguata e comprensibile, che informa in merito al beneficio della prevenzione sulla salute, della gratuità del servizio, indicando le modalità ed i luoghi di svolgimento degli screening. In breve, si tratta della modifica della vecchia lettera di invito allo screening oncologico: per la mammella, per il collo dell’utero e per il colon retto, con un messaggio riproposto in lingua madre, culturalmente appropriato e comprensibile dal punto di vista tecnico sanitario.
Le difficoltà all’accesso ai servizi, tuttavia, non finiscono con il superamento del problema linguistico culturale. Un altro scoglio lo rappresentano anche le differenti modalità e requisiti in base ai quali si può ottenere assistenza sanitaria. Dunque, si è verificata la necessità di istruire, con un ulteriore progetto, sia la popolazione straniera sia gli operatori socio sanitari; indicando le formalità burocratiche necessarie per l’iscrizione dei migranti all’anagrafe sanitaria.
Riepilogando, possiamo riconoscere alla Regione Marche, rappresentata dall’Osservatorio sulle Diseguaglianze nella Salute, un grande sforzo nella direzione dell’attuazione del diritto alla salute di tutti, specialmente delle fasce svantaggiate.
Quel diritto che “attiene, come dice Papa Francesco nella “Nuova Carta degli operatori sanitari”, al valore della giustizia, e che porta verso il perseguimento del bene comune, che è contemporaneamente bene di tutti e di ciascuno”.
Per sapere di più sullo screening oncologico in lingua madre, scaricare l’app GRATUITA (da play store o da app store) “Il servizio sanitario si prende cura di te”, sul proprio telefonino, scegliere la lingua di appartenenza e la Regione Marche
Per altre informazioni accede all’indirizzo: https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/ODS
Alcune indicazioni per l’ottenimento della tessera sanitaria, che permette l’accesso alle cure agli stranieri:
- Immigrati in possesso del permesso di soggiorno (o/e in possesso della ricevuta della richiesta di permesso di soggiorno); – Andando all’anagrafe sanitaria di appartenenza (ASL) con il permesso di soggiorno e con la dichiarazione della residenza oppure dell’ospitalità presso qualche persona; si riceve una tessera sanitaria, che permette l’accesso alle cure, con la scelta del medico di famiglia e del pediatra per minori sotto 14 anni.
- Immigrati senza permesso di soggiorno,
2.a) Immigrati dell’Unione europea, senza residenza in Italia e senza assistenza sanitaria nel proprio paese di origine e senza nemmeno un’assicurazione sanitaria. Andando all’ASL di appartenenza, e identificandosi con il documento di identità, sottoscrivendo anche una “dichiarazione di indigenza”, si ha il diritto al tesserino ENI, valido 6 mesi su tutto il territorio regionale, con la possibilità di essere rinnovato. Con il tesserino ENI si accede alle cure ma non si può avere il medico di famiglia. Per usufruire di visite mediche, in caso di necessità, si va dal medico predisposto all’ASL (anche per mal di denti), oppure in casi di urgenze si va al Pronto Soccorso.
2.b) Immigrati extracomunitari, di provenienza extraeuropea, senza permesso di soggiorno, e senza altre assicurazioni, hanno la possibilità di ricevere un tesserino, chiamato STP con validità di 6 mesi, sull’intero territorio nazionale ed è rinnovabile. Con tale tesserino e con il pagamento di un ticket, se previsto, si può accedere alle cure. Anche in questo caso non si può avere un medico di famiglia ma, in caso di bisogno ci si rivolge al medico predisposto presso l’ASL (anche per mal di denti), nonché al Pronto Soccorso in casi di urgenza. Per ottenere il documento STP si firma una “dichiarazione di indigenza”.
IMPORTANTE: Se non hai documenti in regola, non devi temere di essere segnalato alla polizia. Per legge hai diritto alle cure mediche!
Alcuni indirizzi utili:
- ASCOLI PICENO Ambulatorio medico (Dr. Simone Cesaroni) Sede: Casa della Salute, Via degli Iris 1 Tel. 0736358785; 3382648836 Mail: simone_cesaronis@libero.it. Giorni e orari di apertura: lunedì e venerdì 11.30-12.30; martedì, mercoledì, giovedì 18:00 – 19:00, I medici della Continuità Assistenziale assicurano l’assistenza in orario notturno, festivo e prefestivo presso la RSA-RPA ex Luciani, Via delle Zeppelle, Ascoli Piceno (AP).
- SAN BENEDETTO DEL TRONTO Ambulatorio medico (Dr.ssa M.C. Ciapanna) Sede: Distretto Sanitario, Via Romagna 7 Tel. 0735793646; 3473352185 Email: ciapanna@sanita.marche.it. Giorni e orari di apertura: martedì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 11.00.
- SAN BENEDETTO DEL TRONTO Caritas Ambulatorio Medico privato Sede: Caritas – Via Madonna della Pietà 111. Tel. 0735588987. Giorni e orari di apertura: mercoledì 16.30 – 17.30 (Dr. Angellotti Giuliano) giovedì 16.30 – 17.30 (Dr. Romani Giuseppe)
- MARTINSICURO Ambulatorio Via Giorgio Amendola, 64014 Villa Rosa TE, Telefono:0861 888917, Provincia di Teramo.
- AMANDOLA Ambulatorio Largo Plebani, 63857, Amandola FM, Telefono: 0734 625 3705, Provincia di Fermo.
- CIVITELLA DEL TRONTO e SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA Ambulatorio Via Lenin, 16, 64015 Nereto TE, Orari: apre giovedì alle ore 08:30, Telefono: 0861 888218, Provincia: Provincia di Teramo.
- MONTELPARO Ambulatorio Via Ospedale Diotallevi, 1, 63833 Montegiorgio FM, Telefono: 073496571, Provincia di Fermo.
Ana Fron
11.01.2023
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