MONTALTO DELLE MARCHE – All’assemblea di Coldiretti a Montalto Marche, nella Cantina La Sociale Valdaso, unanimità di pensiero fra imprese e Sindaci: il progetto del nuovo gasdotto in Valdaso è probabilmente il nuovo tracciato è stato disegnato per servire un Biodigestore che in quella valle non ha ragione di essere realizzato.
Interviene così la Federazione Interprovinciale di Coldiretti Ascoli Fermo che, appresa la notizia che la SGI (Società Gasdotti Italia) ha inoltrato alla Regione Marche formale istanza per un nuovo gasdotto in Valdaso, ha riunito in assemblea tutte le imprese agricole proprietarie dei terreni da espropriare e i Sindaci dei Comuni coinvolti per analizzare insieme il progetto relativo alla nuova infrastruttura.
L’incontro, prosegue la Coldiretti, ha visto la partecipazione straordinaria di SGI che, dopo aver precisato che il gasdotto avrebbe la finalità di mettere in sicurezza la rete di trasporto del gas naturale, ha aggiunto che l’obiettivo è anche quello di garantire ulteriori prelievi legati agli sviluppi del mercato dell’area; ma alla domanda in coro proveniente dalla platea “quali sviluppi, oltre il Biodigestore?” non ha risposto, commentando solo che un’opera di questo genere viene progettata per tutti i nuovi insediamenti che potranno nascere nei prossimi cinquant’anni.
Il progetto – spiega la Coldiretti – avrebbe una lunghezza di 20 chilometri e completerebbe un anello mancante dell’infrastruttura da Montedinove a Montefiore dell’Aso, attraversando Rotella, Montalto, Carassai, Ortezzano e Petritoli oltre ad una bretella di completamento di quasi 2 chilometri da Montedinove in direzione Contrada San Salvatore di Force. È stata proprio questa “appendice” di progetto a far insorgere il dubbio, ormai una certezza, e a creare forte malcontento e rabbia tra imprese e Sindaci. Infatti, c’è stato chi in platea conservava il progetto del Biodigestore del 2020 e lo ha messo a disposizione degli altri presenti che hanno notato come, fra le pagine, ci fosse proprio la realizzazione di una nuova infrastruttura di rete gas naturale come quella su cui si sta discutendo in questi giorni.
“Ringraziamo SGI per la partecipazione all’incontro, che non era affatto scontata, ma non è più solo un problema economico, ovvero di impatto sui terreni della Valdaso, storicamente vocati alla frutticoltura e alla viticoltura, ma diventa un problema di civiltà” – intervengono Armando Marconi e Francesco Goffredo, Presidente e Direttore di Coldiretti Ascoli Fermo. “Siamo consapevoli che non ci sia momento peggiore per portare avanti una battaglia di questo tipo, ora abbiamo bisogno di produrre energia e di smaltire rifiuti, ma il luogo è completamente sbagliato – proseguono Marconi e Goffredo – e di conseguenza se il gasdotto, come sembra, è un’opera progettata ad hoc per il Biogidestore. Siamo i primi a sostenere che l’Italia ha bisogno di biodigestori ma devono essere realizzati vicino i caselli autostradali, vicino altre discariche o in aree già fortemente industrializzate, non certo nel bel mezzo di una vallata agricola attraversata, tra l’altro, da una viabilità già fragile.
Stessa voce, un vero e proprio coro unanime, quella dei primi cittadini presenti all’Assemblea in proprio o per delega, ovvero Giovanni Borraccini Sindaco di Rotella, Antonio Del Duca Sindaco di Montedinove, Daniel Matricardi Sindaco di Montalto Marche, Gianfilippo Michetti Sindaco di Carassai, Luca Pezzani Sindaco di Petritoli, Carla Piermarini Sindaco di Ortezzano, Lucio Porrà Sindaco di Montefiore dell’Aso.
Siamo in una fase dell’iter amministrativo in cui ancora tutti, cittadini, Sindaci e imprese, possono presentare delle osservazioni alla Regione Marche. È per questo che la Coldiretti ha lanciato si è mobilitata presso il suo ufficio a Valmir di Petritoli (FM) affinchè quante più persone possano scrivere il loro punto di vista entro i termini dell’avviso, ovvero 8 febbraio 2023.
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