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Celebrazione ecumenica, don Vincent Ifeme: “La Parola, che è Gesù Cristo, ci unisce”

DIOCESI – Nell’ambito degli eventi organizzati dalla Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto per celebrare la “Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani“, si è svolta domenica 29 gennaio, alle ore 16:00, presso la chiesa Regina Pacis in Centobuchi di Monteprandone, una Celebrazione Ecumenica della Parola di Dio alla quale hanno partecipato il pastore Gionatan, rappresentante della Chiesa Avventista del Settimo Giorno, padre Claudiumariam Costache, rappresentante della Chiesa Ortodossa Romena (patriarcato di Bucarest), e Sua Eccellenza Carlo Bresciani, vescovo della Chiesa Cattolica Romana (Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto). Tema della riflessione ecumenica è stato un passo del profeta Isaia, “Imparate a fare il bene, cercate la giustizia” (Is 1,17), un ammonimento che i fratelli e le sorelle del Minnesota (USA) hanno scelto quest’anno come preghiera comune per l’unità dei Cristiani.

Dopo i saluti iniziali, l’invito alla preghiera e la richiesta di perdono dei peccati commessi, la celebrazione è entrata nel vivo con la proclamazione della Parola di Dio. Questi i passi di cui si è data lettura: la Lettera di San Paolo Apostolo agli Efesini (2, 13-22), il Salmo 42 (41) e il celebre passo del Vangelo di Matteo (25, 31-40) in cui si narra che, quando il Figlio dell’uomo verrà nel suo splendore, dirà ai giusti: “Tutte le volte che avete fatto ciò (dato da mangiare, dato da bere, ospitato nella vostra casa, dato i vestiti, curato, venuti a trovarmi) a uno dei più piccoli di questi miei fratelli, lo avete fatto a me!”. A seguire i tre concelebranti hanno commentato i brani letti, condividendo con i presenti le loro riflessioni.

Don Vincent Chukwumamkpam Ifeme, direttore dell’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso, racconta: “Durante la nostra celebrazione ecumenica abbiamo usato due simboli per rappresentare l’ingiustizia: l’acqua e le pietre. La prima, l’acqua, indica una genesi culturale, ma anche il genocidio che hanno vissuto i nostri fratelli e le nostre sorelle in alcune circostanze storiche del Minnesota; inoltre per noi l’acqua liturgicamente rappresenta il Battesimo, ovvero la rinascita. Le pietre, invece, rappresentano la sacralità del terreno e la nostra storia personale, che parte dai nostri avi ed arriva fino a noi. È per questo motivo che abbiamo ascoltato una testimonianza di ingiustizia che il giovane Samba Manne ha vissuto alcuni anni fa, quando, durante il lungo viaggio da clandestino che lo ha portato dal Gambia in Italia, ha dovuto affrontare la morte di un suo amico. Ogni storia è una pietra che edifica il Corpo di Cristo. Le nostre storie si intrecciano con la storia di Cristo, Pietra angolare della nostra unità di cristiani. Dio ci ha creati per vivere in comunione e per questo motivo le nostre storie sono intimamente legate. Per tale ragione, mentre eravamo intenti ad ascoltare le parole di Bamba, abbiamo tenuto in mano una pietra”.

Se devo cogliere un’immagine che rappresenti l’incontro – conclude don Vincent – mi viene in mente il momento in cui parlava il nostro vescovo Carlo il quale, voltandosi una volta verso il pastore Gionatan e una volta verso padre Claudiumariam, riprendeva le loro riflessioni, concordando con le parole dette da loro poco prima e suscitando cenni di approvazione. Questo è un segno evidente di quanto la Parola, che è Gesù Cristo, ci unisca! Se ascoltiamo bene, la Parola non ci parla mai della nostre differenze, bensì ci racconta la nostra unità“.

L’incontro è proseguito poi con una riflessione del vescovo Bresciani sulla guerra russo-ucraina che è ancora in corso e che purtroppo è una guerra tra cristiani: questo deve farci riflettere sul fatto che non basta parlare di pace, bensì è necessario compiere azioni che facciano di noi degli autentici operatori di pace.

Dopo la preghiera comune e la benedizione, l’incontro si è concluso con alcuni ringraziamenti da parte di don Vincent: “Ringrazio tutti i partecipanti, il Vescovo diocesano, i Rappresentanti della Chiesa Ortodossa Romena in Italia e della Chiesa Avventista del Settimo Giorno, nonché il Parroco della Parrocchia Regina Pacis, che ha ospitato l’evento. Un ringraziamento particolare va ai componenti dell’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso, nonché al ‘Rinnovamento nello Spirito Santo’ per la loro preziosa e fattiva collaborazione nella preparazione, nell’organizzazione e nell’animazione della Celebrazione Ecumenica della Parola di Dio”.

Carletta Di Blasio: