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Don Vincenzo Catani: La morte di un uomo ricco solo della sua povertà

DIOCESI – Pubblichiamo la riflessione di Don Vincenzo Catani

Il 12 gennaio 2023, a 59 anni, è morto fratel Biagio Conte. Figlio di imprenditori edili palermitani, appena sedicenne lavorò nell’impresa di famiglia, ma dopo una crisi spirituale si allontanò da Palermo e si trasferì a Firenze dove iniziò a vivere come eremita. Tornato nella sua città fece l’esperienza missionaria in Africa, ma il richiamo della sua Sicilia lo riportò fra i senzatetto per vivere come loro in condizione precarie nella stazione centrale di Palermo.
Grazie alle sue battaglie, riuscì ad usufruire di alcuni locali e a dare una casa a chi non l’aveva, fondando nel 1993 la “Missione di speranza e carità” che oggi accoglie più di 400 persone in difficoltà e che fu visitata da papa Francesco nel 2019.
La sua forte e originale esperienza ricorda a tutti, alla Chiesa e al mondo, che l’amore vero non conosce le mezze misure; che chi segue veramente Cristo sa osare, rischiare, mettersi in gioco. Ha dato da mangiare ai poveri di Palermo, ha dato una casa a quelli che non l’avevano, ha dato dignità alle persone che non contano niente sulla bilancia della politica e dell’economia.
Ha cercato i poveri e li ha posti al centro dell’attenzione di tutti, in una Sicilia, in cui la mafia stupida e assassina fa tanto male, strappa tante vite e non rispetta la persona.
Fratel Biagio, uomo piccolo e indifeso, ricco della sua sola povertà, senza pistole e senza pizzini, ha fatto più bene alla sua terra che non Messina Denaro e tutto quel mondo di sorprusi e di potere più o meno occulto appartenente ad una politica dei loschi affari personali. Insieme a Pino Puglisi, Rosario Livatino, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, ed altri ancora, fratel Biagio Conte ci ha messo ancora in salutare crisi con la sua coerenza e con la sua scelta radicale a favore di un vangelo vissuto e ci ha detto che alla sera della vita ciò che conta è avere amato sul serio, senza i nostri piccoli compromessi quotidiani.

Redazione: